Glicemia, urine, metabolismo, PSA, testosterone: sono i controlli consigliati per l’estate dagli
urologi in occasione dell’apertura dei lavori del 36° congresso
della Societa’ Europea di Urologia (EAU).
Secondo una nota della Societa’ Italiana di Urologia e’
fondamentale effettuarli prima delle vacanze per la prevenzione
dell’apparato urinario e riproduttivo maschile.
Sono infatti circa 10 milioni gli italiani a rischio di
problemi urologici. Tra i disturbi vi sono l’iperplasia
prostatica benigna, di cui soffre l’8% degli under40, ma con
tassi che schizzano oltre 50% per gli over60; le prostatiti, che
riguardano il 30-50% della popolazione sessualmente attiva prima
dei 50 anni, e la calcolosi urinaria, che colpisce il 10% degli
uomini, soprattutto tra i 30 e i 50 anni, al ritmo di circa 100
mila nuovi casi l’anno, cosi come la disfunzione erettile, un
problema per 3 milioni e mezzo di italiani (1 maschio su 8) in
eta’ compresa tra 45 ai 50 anni. Poi c’e’ il tumore della
prostata, con quasi 35 mila nuove diagnosi l’anno.
“Il primo passo – osserva Rocco Damiano, Ordinario di
Urologia e Direttore dell’Urologia dell’Universita’ Magna Graecia
di Catanzaro – e’ un consulto con il proprio medico di fiducia:
sapere a quali esami e’ bene sottoporsi o quali farmaci portare
con se’ , permette di programmare per tempo una vacanza senza
sorprese”.
Da mettere in agenda i classici esami di laboratorio, con
anche l’esame delle urine con l’urinocoltura, che svela
eventuali infezioni delle vie urinarie.
La visita urologica e il dosaggio del PSA sono consigliati in
particolare per gli over-50. Un controllo urologico risulta
prioritario se sono presenti bruciore o frequenza minzionale che
potrebbero nascondere un’infiammazione della vescica o della
prostata”, sottolinea Walter Artibani, segretario generale della
SIU.
È molto importante monitorare pressione e glicemia, per
ridurre il rischio di prostatiti e cistiti, e tenere a bada
l’ipertensione e il diabete, tra le maggiori cause di
insufficienza renale e di disfunzioni sessuali.
“Inoltre – aggiunge Damiano – per evitare brutte sorprese
sotto le lenzuola e’ utile anche controllare il testosterone.
Bassi livelli del principale ormone maschile nel sangue sono
collegati a numerose patologie tra cui il calo del desiderio
sessuale”.
Infine, non dimentichiamo le malattie sessualmente
trasmissibili, possibile causa di sintomi acuti, infezioni
croniche e gravi complicanze come l’infertilita’ .