A cura di Teresa Lucianelli
Grazie all’impegno della Parrocchia del Ss Salvatore ed agli abitanti, Schiazzano ripropone i fasti di un tempo e la sua storia, con le suggestive tradizioni
Schiazzano: l’Antica Dimora, evento suggestivo organizzato dalla parrocchia del Ss Salvatore guidata da don Daniele Pollio, nell’antico borgo di Massalubrense, vicino a quello più famoso di Sant’Agata sui Due Golfi, tempio della Cucina di Eccellenza con il pluristellato Don Alfonso 1890, ristorante top in Italia e quinto al Mondo, secondo la clientela dei cinque continenti.
Stasera, 13 agosto, dalle ore 20,30, serata conclusiva. La caratteristica frazione si propone nella sua terza edizione, ai turisti della Terra delle Sirene, oltre che ai suoi stessi abitanti, in una veste alquanto pittoresca e coinvolgente.
Attraverso questa manifestazione, già collaudata con successo, Schiazzano rivive un periodo storico che lo ha visto un tempo particolarmente ricco e fiorente.
Luogo ameno e tranquillo, fertile e suggestivo, esso fu scelto per costruirvi una villa rustica da una gens romana, che gli ha dato il nome. È caratterizzato da un’aria salubre, le sorgenti, la bellezza della natura, tutti fattori che ne hanno fatto un luogo ideale per la rinomata produzione di olio extravergine di oliva e per il vino. Elementi per i quali Massa è diventata famosa già dai tempi remoti.
Nei secoli m, a questa famiglia se ne sostituirono altre, dai Cangiano, ai Romano, ai Mollo che qui si insediarono attratti dalla bellezza della natura quanto dalla splendida vista sul Golfo.
Alla fine del XV sec., mentre la città era in rovina, la famiglia dei Cangiano aprì le porte della propria casa al vescovo di Massa e lo ospitò per diversi anni.
Tutt’oggi le dimore di queste famiglie sopravvivono ai secoli e sembrano raccontare con la loro presenza imponente, per quanto offesa a tratti dal tempo, di un’epoca ormai tanto lontana, nella quale determinarono le sorti dell’economia del territorio. Infatti, grazie alle loro navi che svolgevano traffico nel Mediterraneo, furono diffuse la conoscenza dei prodotti autoctoni all’interno del Regno, così come fuori di esso.
Va inoltre ricordato che queste famiglie erano molto apprezzate a Napoli come a Massa e furono pure scelte per entrare a far parte delle grandi magistrature del Regno, e con la loro ricchezza fondarono tra l’altro banchi pubblici e privati.
Con il tempo, alle produzioni dell’olio e del vino se ne aggiunsero anche altre vome la seta, la lavorazione della filigrana d’oro e d’argento, poi il tufo, la lavorazione della pietra di Massa, i limoni e i formaggi. Nel corso del XVII sec. queste produzioni videro il loro massimo sviluppo. Fu a quell’epoca che i Cangiano divennero baroni di Positano.
Ora, con questa rassegna, Schiazzano ritorna ai fasti di un tempo, ed ambienta proprio nei secoli addietro, tra il XV ed il XVII, queste serate speciali con le quali intende valorizzare le tradizioni, gli antichi mestieri, la produzione e il commercio di prodotti autoctoni che hanno nei secoli caratterizzato il territorio.
La manifestazione prevede ambientazioni particolari che trasformano il borgo in un singolare palcoscenico dove vengono riproposte scene che raccontano la storia, le tradizioni, l’artigianato.
Un vero e proprio viaggio nel passato anche attraverso il gusto, che qui è genuino, con assaggi di prodotti tipici, alla riscoperta di antichi sapori e secolari ricette tramandate di madre in figlia, nelle famiglie storiche, il tutto arricchito dalle suggestive note delle musiche antiche, testimonianze di un fasto mai dimenticato e orgoglio di una popolazione che riscopre e recupera le sue origini.