Assoutenti segnala poi nel nuovo anno rincari anche per i prezzi dei biglietti dei bus cittadini:
a Napoli il biglietto e’ gia’ salito da qualche mese da 1 euro a
1,20 euro; a Milano il biglietto costa oggi 2,20 euro, con un
aumento di 20 centesimi. A Parma l’aumento e’ di 10 centesimi con
il costo del biglietto di corsa semplice che passa da 1,50 euro
a 1,60 euro. A Ferrara il costo dei bus passa da 1,30 a 1,50
euro, mentre a Foggia dal prossimo marzo il biglietto semplice
costera’ 1 euro (dieci centesimi in piu’ ). Addirittura a Roma da
agosto 2023 il prezzo passera’ dagli attuali 1,50 euro a 2 euro:
un aumento di ben il 33%.
“Sui trasporti gli italiani andranno incontro ad una vera e
propria stangata nel corso del 2023 – afferma il presidente
Furio Truzzi – La cosa peggiore e’ che si tratta di rincari del
tutto ingiusti, con i consumatori chiamati a pagare il conto
della crisi economica in atto. La scelta del Governo Meloni di
non prorogare il taglio delle accise e’ sbagliata, perche’ gli
aumenti dei listini alla pompa produrrano rincari a cascata per
beni e servizi in tutti i settori. Ancora peggio hanno fatto
quei comuni che hanno partecipazioni nelle societa’ dell’energia
e che, pur avendo beneficiato dell’aumento delle bollette
incamerando lauti dividendi, hanno deciso di incrementare i
costi dei biglietti del trasporto pubblico, danneggiando due
volte la collettivita’ “, conclude Truzzi.