Proseguono gli incontri di valorizzazione delle specificità agroalimentari campane, organizzati dalla giornalista Teresa Lucianelli. Dalla Costiera Sorrentino-amalfitana al Cilento.
Nella panoramicissima location di Vignavoria, nel cuore del ridente ed antico centro di Cicerale, si è parlato del valore del cece ciceralese, prezioso alimento autoctono, simbolo della secolare tradizione contadina cilentana.
L’accogliente residenza di Giorgio Voria, è tra le mete preferite dagli appassionati del regno della Dieta Mediterranea e della rigogliosa area di Corbella, dove sorse la fortezza medioevale sulla quale si sono tramandate storie e leggende.
Sono intervenuti: il sindaco di Cicerale Francesco Carpinelli, il presidente della Pro Loco Matteo Del Galdo; la giornalista Teresa Lucianelli nella duplice veste di organizzatrice dell’incontro e coordinatrice; Nicola Rivieccio, addetto stampa degli agricoltori dell’Agrimercato di Campagna Amica ed esperto nell’agroalimentare; Armando Giuseppe Mandile, giornalista specializzato in campo gastronomico; il patron Giorgio Voria, fondatore di una consolidata ed apprezzata realtà ricettiva.
“Il cece e le produzioni agroalimentari tipiche locali costituiscono, insieme alle bellezze naturali e paesaggistiche, un formidabile volano di sviluppo e di crescita dell’area” – ha sottolineato il sindaco Carpinelli.
“Con le iniziative messe in campo, la Pro loco è impegnata a fornire sempre più utili e qualificati strumenti di promozione e di attrattività per la crescita di Cicerale – ha evidenziato Del Galdo – Il legume indigeno, nei suoi vari impieghi, come detta la specifica tradizione culinaria, sarà protagonista, dal 21 al 23 agosto, della caratteristica Festa dei ceci”.
Promosso gastronomicamente nel mondo dalla chef Giovanna Voria che lì ha avuto i natali, “il cece coltivato a Cicerale
rappresenta un’espressione caratterizzante di un territorio di antiche tradizioni dall’inestimabile valore, emblematico della biodiversità campana e della sana alimentazione” – come evidenziato da Nicola Rivieccio.
“Il Cilento è una delle terre massimamente contraddistinte da una diffusa longevità, frutto anche del contributo nutrizionale e di salubrità delle sue tipiche produzioni agroalimentari – ha ricordato Armando Giuseppe Mandile – oltre che del particolare stile di vita che è l’elemento portante della ormai famosa Dieta Mediterranea, un autentico tesoro per la salute umana.”.
“Una particolare attenzione da parte dei Media meritano tutte le iniziative in programma a Cicerale nel mese di agosto, sostenute dall’Amministrazione comunale” – ha sottolineato Teresa Lucianelli, impegnata da anni nell’area cilentana nella divulgazione delle iniziative più significative mirate allo sviluppo del territorio nel rispetto della natura e delle sue antiche tradizioni.
La Sagra degli antichi sapori del Cilento si è svolta con successo e ampia partecipazione da parte del pubblico nella frazione San Felice; nel borgo storico di Monte Cicerale, ricco di testimonianze architettoniche ed artistiche di rilievo, è in corso la Festa del mondo antico. Sempre a Monte, il 12 si svolgerà un interessante incontro dedicato alla letteratura e all’arte, con la presentazione del libro “I borghi dei misteri” di Gennaro Guida e l’inaugurazione della personale di Maddalena Cilione.
A Cicerale, dal 17 al 20, la sentita Festa del santo patrono Giorgio martire precederà l’appuntamento clou, il più atteso, dedicato al cece che non mancherà di attrarre anche quest’anno, nell’antico centro, visitatori e turisti. “Diventato un appuntamento di forte richiamo turistico, l’evento prevede un interessante percorso culturale eno-gastronomico che si snoda attraverso i suggestivi cortili secolari dei palazzi nobiliari” – ha evidenziato Teresa Lucianelli.
Tra essi, il cinquecentesco Palazzo Marchesale dei Primicile Carafa; la cappella di Santa Maria apparente della famiglia Marra; il Palazzo dei nobili di Sarluca, trucidati nel 1861 dopo l’unità d’Italia perché fedeli ai Borboni; la Cattedrale che nel 1800 sorse sulle rovine della antica cappella di San Giorgio.
L’ncontro culturale sul cece di Cicerale che si è svolto a Vignavoria, è seguito agli altri della serie, tutti dedicati a tipicità agroalimentari pregiate della Campania, ciascuna rappresentativa del proprio territorio di provenienza. Tra questi, i “Crisommola Party” dedicati alle qualità più rinomate di albicocche vesuviane e Falanghina Hercolaneum, che hanno ulteriormente valorizzato la già selezionata e ricca offerta culinaria de Il Fornillo di Positano, suggestiva location che domina la splendida insenatura dalla quale prende il nome e guarda il caratteristico Monte Pertuso. Fondata da Rino Fusaro, il tipico Fornillo, panoramica serra fiorita, oggi è gestito con grande amore e passione dalle sorelle Rosaria che la dirige, Margherita responsabile dei rapporti con la clientela e Pina valente organizzatrice.
Successo di pubblico anche per il “Peach Party” ospitato da Cerasè al Monumento, di Michele Cuomo, elegante terrazza verandata a picco sulla spiaggia di Vico Equense, emblema della pizza a metro realizzata con i sapori ed i profumi della Penisola sorrentina. Ancora, la Fusion di sapori nostrani al Chicchi Beach di Marina di Aequa; il Trionfo di gelati e frullati con frutta fresca d’alta qualità campana negli eventi da Primavera a Sorrento di Antonio Cafiero; la serata “Sfizi e Frutta” al Munaciello, suggestivo ritrovo degli amanti del Jazz e della Musica in genere, nelle secolari stalle nobiliari di piazza del Gesù, dell’infaticabile patron Massimo Orlandi, noto esperto del settore ristorativi e marketing.
A breve, evento a base di prelibatezze dell’orto e delizie di frutta top della Campania, alla Marinella, ristorante positanese di Giovanni e Isaura Cappiello, in autentico stile marinaro, che con la sua caratteristica terrazza in legno ad un palmo dal mare, regala ai suoi ospiti attimi indimenticabili per l’anima oltre che gusto per il palato, gioia per gli occhi e serenità impagabile per la mente.