Quasi il 70% delle imprese della ristorazione prevede un maggior sviluppo digitale per il 2021.
E’ quanto emerge da un’ indagine condotta sui propri clienti
italiani da Qonto, servizio finanziario 100% digitale che si
rivolge esclusivamente a imprese e professionisti. L’analisi,
relativa alle Pmi che appartengono al mondo della ristorazione e
dell’ospitalita’ , delle quali il 61% sono microimprese con un
massimo di quattro dipendenti, mette in evidenza che negli
ultimi 12 mesi il settore della ristorazione non ha conosciuto
“una netta accelerazione verso la digitalizzazione”, trend che
invece e’ avvenuto in altri settori. Dal report, elaborato anche
sull’accelerazione digitale impressa dall’emergenza sanitaria,
risulta che solo il 37% delle imprese del comparto, contro il
44% del totale delle intervistate da Qonto, ammette di aver
introdotto nel proprio business nuovi strumenti digitali.
Risulta inoltre che solo il 24% ha investito almeno il 10%, e
solo l’8% ha superato il 30% in relazione alla percentuale di
budget che le aziende del comparto hanno dichiarato di aver
investito nell’adozione e implementazione di strumenti digitali
nel 2020. Nello specifico la maggioranza delle aziende della
ristorazione intervistate (33%) ha dichiarato di aver destinato
meno del 5% del budget 2020 agli investimenti in
digitalizzazione. Il 20% degli imprenditori ammette invece la
mancanza di risorse economiche per fare l’investimento. Il 13%
del campione e’ scettico rispetto ai vantaggi della
digitalizzazione ritenendola non necessaria per il proprio
business. E’ registrato che sono le imprese tra i 5 e i 10 anni
di anzianita’ quelle che hanno vissuto piu’ di tutte
un’accelerazione verso la digitalizzazione: 50% contro il 35%
delle imprese che hanno spento meno di 5 candeline.