L’ eleganza degli degli anni ’30, riflette l’ immagine di una donna sexy,chic e raffinata non sfacciata, non piu’!
Una moderna diva hollywoodiana urbana, falsa e timida, vestita di “sottovesti” impalpabili, abituata tutto il giorno su tacco 13. Un inverno questo, alla ricerca del “calore”, nelle cromie, nei tessuti e nell’ anima.
Uno chic intellettuale, ricercato, compiuto attraverso scelte di stile di ispirazione vintage, in cui trionfa la femminilita’,trasparenza e delicatezza ritrovata oggi e, che abbandona tagli e donne androgine; cosi’ come gli anni ’30 segnano una decisa inversione di rotta, l’uso delle linee marcate e geometriche; oggi allo stesso modo la donna si veste di sobrio, spogliandosi dalle impalcature rigide e dalle armature protettive.
Prugna, rosso, nocciola sono i colori che tingono i tessuti(come il cashmere e la seta), gli abiti diventano lunghi e fascianti per la sera che si aprono in vertiginose scollature sulla schiena; di giorno e’ il minidress a imperare, aderente e molto corto, anche la pelle diviene elemento centrale, nell’ uso di leather pants aderenti e a vita alta, abbinati a camicette impalpabili; ritorna la pelliccia(sintetica) come inserto girocollo o scaldamani e nell’ uso di caldi cappotti che divengono over.
Ad evocare l’ anima strong di questa moderna donna anni ’30,gli accessori: in pelle(cavallino) per le borse che da pochette diventano eleganti tracolle, nell’ uso di stringhe, infine applicazoni e inserti metallici sugli abiti e sulle cinture che segnano il punto vita e nei cappelli a visiera ampia.
Le maison, stanno mostrando questa rivoluzione riattualizzandola,vediamo Bottega veneta, Armani, Cavalli ma, la vera rivoluzione e interpretazione e’ sempre quella letta, tradotta dalla donna “comune” che esalta e personalizza questa ispirazione declinata alla propria contemporaneita’: una moderna Marlene Ditrich, la quale forse sarebbe stata molto piu’ a suo agio nel 2016.