In una settimana mezzo milione di giovanissimi tra i 12 e i 19 anni ha completato il ciclo
vaccinale. E altri 275mila hanno fatto la prima dose. Sono
ancora i ragazzi, ai quali negli ultimi giorni sono andate il
20% delle dosi somministrate, a spingere la campagna vaccinale e
consentire il superamento di altre due soglie simboliche: il 65%
di chi ha piu’ di 12 anni e’ vaccinato, il 70% ha fatto la prima
dose. “E’ un risultato molto incoraggiante, dobbiamo continuare
su questa strada. I vaccini sono lo strumento migliore per
aprire una stagione diversa” dice il ministro della Salute
Roberto Speranza che poi ringrazia chi “ogni giorno lavora a
questo obiettivo in ogni angolo dell’Italia”.
Con ancora 4,4 milioni di over 50 che si tengono lontani
dalle somministrazioni, non c’e’ alcun dubbio che siano i ragazzi
a far salire i numeri. Soprattutto quelli tra i 12 e i 18 anni.
“Da soli – sottolinea il generale – hanno richiesto negli ultimi
giorni oltre il 20% delle dosi, ottenendo cosi’ la massima
protezione nei confronti del Covid. E’ un grande risultato”.
“Sono orgogliosa dei giovani italiani” aggiunge il ministro
delle Politiche giovanili Fabiana Dadone. I dati confermano: il
30 luglio erano 2.137.629 i vaccinati tra 12 e 19 anni, il 7
agosto 2.629.607, appunto poco meno di mezzo milione in piu’ in
una settimana. La prima dose e’ stata invece somministrata a
oltre 275mila: erano 1.468.087 a fine luglio, sono diventati
1.743.867 sette giorni dopo. Dati incoraggianti, dunque, che si
vanno a sommare a quelli delle altre fasce d’eta’ : ad oggi,
prosegue Figliuolo, oltre il 91% di chi ha piu’ di ottant’anni e’
vaccinato con entrambe le dosi. Nella fascia 70-79 la
percentuale e’ oltre l’86%, in quella 60-69 e’ oltre l’80% e in
quella tra 50 e 59 anni e’ oltre il 71%.
Gli obiettivi del governo per settembre restano dunque quelli
gia’ annunciati nei giorni scorsi. Tre, sostanzialmente. Il primo
e’ proprio quello di recuperare i 50-59 enni che ancora non si
sono vaccinati: in base all’ultimo report erano oltre 2,2
milioni quelli che non avevano fatto neanche la prima dose, il
23,39% dell’intera platea. Il secondo e il terzo sono invece
strettamente connessi alla ripartenza della scuola: dobbiamo
“raggiungere – dice Figliuolo – il piu’ gran numero possibile di
giovani e di persone che appartengono al settore scolastico e
universitario, in modo da favorire la massima sicurezza per le
riaperture degli istituti di formazione nel mese di settembre”.
Ad oggi ci sono oltre 3 milioni di giovanissimi su una platea
complessiva di poco piu’ di 4,6 milioni che per la ripresa
dell’anno scolastico saranno vaccinati: 1.117.056 ha gia’
completato il ciclo e 1.945.129 ha fatto la prima dose. Ne
mancano poco meno di 1,6 milioni e sono quelli ai quali mira la
campagna di vaccinazione senza prenotazione che partira’ dal 16
agosto in tutta Italia, anche se in alcune regioni (Piemonte,
Lombardia, Emilia Romagna) gia’ e’ cosi’ da diversi giorni e il
Veneto partira’ da domani, includendo i giovani fino a 25 anni.
Quanto al personale scolastico, sono 217.870 i prof e il
personale non docente che non ha ancora fatto la prima dose, il
14,87% del totale, con 4 regioni – Sicilia, Liguria, Sardegna e
Calabria – e la provincia autonoma di Bolzano in cui la
percentuale sale sopra il 30%. Per questo e’ stato introdotto il
green pass e per questo il Commissario ha chiesto alle Regioni
di fornire entro il 20 agosto “dati univoci che tengano conto
del reale andamento della campagna vaccinale” nella scuola e che
dovranno indicare, per quanto riguarda la platea, la “tipologia
di personale in servizio che e’ considerato ‘scolastico’
(dirigente, docente, Ata, amministrativo, ecc), distinguendo tra
pubblico e privato (paritarie e non)”. Per quanto riguarda
invece le somministrazioni, andra’ escluso dal conto il personale
non in servizio e chiarito il dato di coloro che si sono
vaccinati ma non sono stati registrati come appartenenti alla
categoria.