Un aumento delle sedute operatorie del 18% ed in particolare del 23% in regime di elezione. È il primo risultato di un progetto pilota che l’ASL Napoli 1 Centro ha realizzato all’Ospedale del mare e che ora verrà esteso a tutti i presidi ospedalieri dell’azienda. Un risultato talmente importante da essere premiato a Roma nell’ambito dei “LEAN Healthcare Award 2023” obiettivi e soluzioni organizzative per una sanità di valore tenutosi a Palazzo delle Esposizioni di Roma. Ben 16 le Aziende candidate al premio nella sezione dedicata all’ottimizzazione delle risorse critiche ospedaliere e dei setting di cura, in particolare: 4 per il Lazio, 1 per la Liguria, 3 per la Lombardia, 2 per il Piemonte, 2 per la Sardegna e 3 per la Toscana. Su tutte, una giuria composta da 16 esperti nazionali ha premiato il “nuovo modello organizzativo per la gestione del complesso operatorio dell’Ospedale del Mare”. In collaborazione con KPMG, l’ASL Napoli 1 Centro ha ideato e proposto questo innovativo progetto che punta a minimizzare gli sprechi di tempo eliminando le attività a basso valore aggiunto, in una prospettiva tesa a garantire qualità e sicurezza. «Il nostro progetto è attivo da un anno – spiega il direttore generale Ciro Verdoliva – e adotta un nuovo modello organizzativo per la gestione del complesso operatorio, dalla presa in carico del paziente fino al post-operatorio. I risultati sono eccellenti e ci sono ancora ottimi margini di crescita». Il complesso operatorio dell’Ospedale del Mare, composto da 14 sale operatorie e focalizzato su 12 specializzazioni chirurgiche, rappresenta un punto cruciale nel processo clinico assistenziale regionale, fungendo da nucleo per procedure programmate ed emergenziali. Ma su cosa si basa il progetto di ottimizzazione messo in campo dalla direzione generale dell’ASL Napoli 1 Centro? Il metodo usato è quello del LEAN management, che consente di suddividere le attività in cinque fasi (sulla base del ciclo D.M.A.I.C. (Define, Measure, Analyse, Improve, Control). La prima fase “Define” consiste nel disegno della situazione e nell’individuazione di attività a basso valore aggiunto nel complesso operatorio. Il secondo step “Measure” richiede il calcolo dei KPI (indicatori di performance) di processo. Successivamente si passa allo step di “Analyse”, quindi l’analisi delle cause delle principali criticità. Gli ultimi due passaggi sono quelli dell’ “Improve”, vale a dire la pianificazione e l’attuazione di possibili azioni correttive e il “Control”, ovvero il monitoraggio delle azioni correttive implementate. «I risultati principali del progetto sono tangibili e riflettono un aumento significativo dell’utilizzo del sistema informatico per la programmazione, la crescita media degli interventi mensili, un anticipo dell’orario di inizio del primo intervento di circa un’ora e mezza e un miglioramento complessivo dell’efficienza nella pianificazione del complesso operatorio (in termini di interventi eseguiti/interventi programmati)», conclude Verdoliva. Un importante passo che conferma l’impegno dell’ASL Napoli 1 Centro nel fornire servizi sanitari di alta qualità e innovazione, con l’obiettivo di migliorare costantemente l’esperienza e la cura per i pazienti.