Al via presso l’UOC di Neurochirurgia dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, diretta da
Claudio Schönauer, le prime operazioni eseguite con il sistema
robotico di ultima generazione Cirq Robotic Arm che consente
interventi oncologici craniali e spinali di media e bassa
intensita’ , attraverso un approccio unico, innovativo e
rivoluzionario. Questa tecnologia acquistata attraverso
l’impiego dei Fondi della Rete Oncologica regionale per un costo
di circa 2 milioni e mezzo di euro, si compone di un
Neuronavigatore, uno speciale tavolo operatorio, una TAC
intraoperatoria ed un braccio robotizzato comandato direttamente
dal Neuronavigatore. Questa tecnologia in Italia e’ disponibile
solo in due strutture ospedaliere e permette di operare con una
precisione millimetrica rispondendo alle impostazioni
pre-operatorie programmate dallo specialista neurochirurgo. Un
sistema integrato di navigazione consente di visualizzare in
tempo reale le manovre chirurgiche, riducendo drasticamente il
margine d’errore.
Il sistema, composto da un braccio articolato che ha la
dimensione di un braccio umano e’ collegato ad un software di
navigazione mediante l’acquisizione delle immagini attraverso
microscopi di ultima generazione che consentono la
visualizzazione sulle aree di intervento. Il chirurgo, in questo
modo, puo’ raggiungere un livello di precisione elevatissimo, con
una pianificazione delle traiettorie ad oggi non realizzabile.
“L’uso del braccio robotico consente l’inserimento di viti nelle
vertebre anche cervicali con precisione assoluta e con
traiettorie che normalmente non si scelgono. Ovviamente – dice
Claudio Schönauer – la funzione del chirurgo e’ ancora
prioritaria in quanto il robot non prende iniziative. Un’altra
funzione e’ quella di guidare l’inserimento di elettrodi nel
profondo del cervello con precisione millimetrica. In Italia al
momento ci sono due di questi bracci e noi siamo stati i primi
ad usarlo. Ovviamente esistono altri robot con finalita’ simili
gia’ da qualche anno ma questo e’ il piu’ moderno ed avanzato”.
Il robot puo’ essere impiegato anche per patologie non
oncologiche quali: ernie del disco, fratture vertebrali,
aneurismi cerebrali, traumi cranici, e diverse malattie del
sistema nervoso centrale. L’accurata precisione del braccio
robotico garantisce un risultato eccellente per gli interventi
che richiedono il posizionamento di viti intra-vertebrali con un
approccio mininvasivo. Gli interventi vengono eseguiti per via
percutanea, con incisioni minime e conseguente riduzione del
dolore e della degenza post-operatoria. La ripresa delle
attivita’ quotidiane, lavorative e sportive e’ sensibilmente
velocizzata.
“Dobbiamo lavorare oggi per realizzare l’ospedale del futuro,
introducendo tecnologie e competenze che – spiega Antonio
d’Amore, direttore generale del Cardarelli – fanno la differenza
sul piano assistenziale e possono aiutarci a ridurre la
migrazione sanitaria dei nostri cittadini verso altre regioni.
Dobbiamo mettere i nostri professionisti nelle condizioni
tecnologiche, organizzative e strutturali idonee a garantire le
migliori cure ai cittadini campani e affermare il Cardarelli
come polo di attrazione per i pazienti dell’intero Paese. Per
realizzare un aggiornamento tecnologico di questa portata e’
necessario lavorare per molto tempo a procedure di acquisizione,
sistemi di programmazione degli acquisti e valutazioni di
impatto sul piano assistenziale. Mi complimento col dott.
Schönauer e la sua equipe per la nuova tecnologia e ringrazio
tutto lo staff dell’ingegneria clinica che ha seguito
l’introduzione di questa piattaforma robotica”.