Il 27 gennaio sulla tangenziale di Napoli una giovane infermiera in servizio presso il 118 cittadino è stata coinvolta in un gravissimo incidente stradale. La donna è arrivata al Pronto Soccorso del Cardarelli in condizioni drammatiche, avendo subito un gravissimo trauma alla faccia che le aveva asportato molti tessuti muscolari ed ossei, oltre a grandi porzioni di pelle. Un primo intervento era stato eseguito dall’equipe del trauma center diretto da Patrizio Festa per pulire i tessuti e garantire una prima pulizia delle ferite.
Già nelle giornate successive, tuttavia, la paziente è stata trasferita presso il reparto di chirurgia plastica dove, l’equipe guidata da Roberto D’Alessio insieme ai chirurghi del Maxillofacciale coordinati da Maurizio Gargiulo hanno studiato il caso, predisponendo un intervento ad altissima complessità.
Sostiene Roberto D’Alessio, direttore dell’UOC Chirurgia Plastica del Cardarelli “L’intervento ha previsto la ricostruzione dei tessuti muscolari e di quelli ossei di quasi tutta la porzione sinistra del viso, al fine di ridare forma a quell’area della faccia sinistra che era stata asportata dal trauma. Intorno al tavolo operatorio ha lavorato un’equipe di chirurghi guidati dal dr. Razzano e dal dr. Petroccione per oltre 13 ore in modo estremamente collaborativo insieme ai colleghi chirurgi maxillofacciali, portando a termine un intervento di microchirurgia che ha permesso di ricostruire muscoli, ossa e la pelle del viso. È stata un’operazione ad altissima complessità estremamente atipica sia per la gravità del trauma che per la tipologia di intervento effettuato.”
Nei prossimi mesi la paziente dovrà seguire un lungo percorso di riabilitazione che sarà fondamentale per riacquistare al meglio la funzionalità dei muscoli facciali.
Il reparto di Chirurgia Plastica del Cardarelli svolge un ruolo fondamentale sia per la gestione dei pazienti che hanno subito gravi traumi o ustioni, sia per la ricostruzione di tessuti a seguito di interventi oncologici. Ogni anno il reparto porta avanti oltre 1000 interventi ad altissima complessità, lavorando in equipe coi colleghi delle altre unità chirurgiche.