Nel presentare gli esiti del Consiglio dei ministri sui decreti attuativi del Jobs act, il presidente del Consiglio ha usato toni ancora piu’ poetici ed enfatici del solito. Attendiamo – magari non per una settimana – di conoscere il dettaglio di testi che piu’ prosaicamente spieghino come si intende risolvere davvero il problema piu’ importante per milioni di italiani, smettendola di spargere
illusioni”. Lo dichiara Corrado Passera, presidente di Italia Unica. “A prima vista, tuttavia, – prosegue Passera – sembra di dover registrare un arretramento per quel che concerne la flessibilita’
in entrata, non si valorizzano in alcun modo i contratti idi inserimento e di apprendistato per i giovani e non si affronta in maniera seria il problema della produttivita. Nel frattempo – continua Passera -ricordiamo a tutti noi, premier compreso, che anche recentissime stime di agenzie di rating assegnano all’Italia una crescita piatta per il 2015 e intorno all’1 per cento per gli anni successivi. Il tutto nonostante un cambio euro-dollaro mai cosi’ favorevole, un prezzo del petrolio dimezzato e tassi di interessi al minimo storico. Condizioni che dovrebbero portare automaticamente a tassi di crescita almeno doppi. Se cosi’ non e’, evidentemente c’e’ un freno a mano tirato che si chiama azione inefficace del governo
Renzi”. “Come pure, dati alla mano, – conclude Passera – rimaniamo un Paese con indici insopportabili di poverta’. A tutti questi connazionali, che non si “lagnano”, ma patiscono difficolta’ vere, servono concretezza e misure valide, non sfoggio di comunicazione di sapore propagandistico