L’associazione Jazz italian platform ringrazia il ministro Dario Franceschini “per avere
accolto l’appello lanciato nei giorni scorsi tramite la
petizione ‘Il Jazz non e’ Pop'”. “Ora il jazz non sara’ piu’
all’interno di un unico, improprio calderone assieme a musica
popolare, contemporanea e d’autore, ma costituira’ categoria a se’
stante” commentano soddisfatti.
L’appello per cambiare la bozza sui criteri di distribuzione
del Fus (Fondo unico per lo spettacolo) – sottoscritto da tutto
il mondo del jazz, da tanti grandi musicisti, ma anche da
promoter, agenti, giornalisti, appassionati – era stato lanciato
“immediatamente dopo aver visionato la bozza dei decreti Fus
2021, quindi sulle ultime informazioni reperibili” sottolineano
da Jazz Italian Platform, l’associazione che riunisce alcune
organizzazioni musicali di grande tradizione diffuse sul
territorio nazionale, tra cui Umbria jazz.
“La presenza di Jip nei tavoli di lavoro del settore –
concludono dall’associazione – e’ oggettivamente imprescindibile,
dal momento che rappresenta i piu’ importanti festival jazz e le
storiche strutture di professionisti che li organizzano,
presenza senza la quale quei tavoli risulterebbero privi di
piena rappresentativita’ . Il Jip insomma si rivela prezioso
interlocutore del Mibac”.