Autore del libro “Effatà! Apriti al mio Amore”. Insieme a sua moglie, catechista, il diacono è impegnato nella pastorale familiare. Nel 2001, ha dato inizio al “progetto Famiglia Santuario di Dio”, un itinerario di fede, ossia, un Oratorio per adulti consacrato alla “Famiglia Ge.Ma.Gi.” (acronimo di Gesù, Maria e Giuseppe). Il cammino è aperto a tutti i cercatori di Dio e della propria anima: sposati, fidanzati, singoli, vedovi, coppie conviventi, separati, divorziati, risposati, agnostici e…
Diacono Mario, Potrebbe parlarci del suo libro e di cosa l’ha ispirata a scriverlo?
Grazie a voi per l’invito. Effatà! Apriti al mio Amore nasce da una serie di meditazioni che ho raccolto negli anni di ministero, guidato dalla ricerca della Verità autentica e profonda sulla nostra esistenza. Siccome Dio ci vuole liberi e pensanti, il mio intento è quello di offrire al lettore un sostegno nel suo percorso spirituale, stimolandolo alla meditazione e al discernimento, e soprattutto alla preghiera. In un’epoca come la nostra, dominata da un relativismo diffuso e da un “pensiero unico” spesso imposto dai media e dalle ideologie atee, è fondamentale ritrovare la propria dimensione spirituale, uno spazio interiore per riflettere e purificarsi dai condizionamenti esterni negativi.
Quali sono i principali temi sociali e religiosi che ha voluto affrontare nel libro?
Ho voluto parlare con franchezza di vari problemi che interessano sia la società sia la Chiesa, come le distorsioni religiose, il clericalismo, il bigottismo, il devozionismo, le varie prepotenze e le diffuse ingiustizie che portano la società a fabbricare degli edonisti tristi, cioè quel senso di inquietudine e tristezza che nasce dal culto dell’apparire e del possesso. Attraverso un’analisi teologica e pastorale, cerco di esaminare le cause di questi problemi e proporre soluzioni che si fondano sulla Parola di Dio e sulla mia esperienza pastorale e spirituale e su trent’anni di insegnamento nelle Scuole Superiori.
Quale messaggio spera di trasmettere con questo libro?
Il messaggio centrale è che la vera felicità si trova solo in Dio, e che Cristo è la via per raggiungerla. Gesù è l’unico che può soddisfare le aspirazioni più profonde del nostro cuore, che cerca Amore, Verità e Libertà. Vivere una vita con una relazione intima con Cristo significa trovare la pace autentica e il vero senso della vita.
Nel libro lei dedica anche uno spazio importante al ruolo del diacono sposato. Può spiegare meglio questa scelta?
Sì, visto che è un ministero poco conosciuto dai fedeli e non implementato dallo stesso clero, ho sentito l’esigenza di chiarire il ruolo del diacono sposato, riflettendo sull’importanza di questa figura nella vita della Chiesa. Attraverso documenti della CEI, del Concilio Vaticano II e del diritto canonico, ho cercato di mettere in evidenza come il diaconato possa contribuire al rinnovamento della Chiesa, incarnando un servizio umile, gratuito e radicato nelle relazioni quotidiane.
Un aspetto che ha suscitato particolare interesse è il legame tra la tenda-tempio dell’Antico Testamento e il sepolcro vuoto.
Ci può dire di più?
Questo è un tema che mi sta molto a cuore. Nel libro, analizzo come la morte e resurrezione di Gesù abbia “squarciato il velo” che separava l’uomo da Dio, rendendo possibile un incontro diretto e personale con Lui. Il sepolcro vuoto è il segno tangibile di questa nuova vicinanza divina, simbolo tangibile di speranza e di redenzione.
L’opera include anche preghiere e suggerimenti pastorali. Che ruolo hanno nella struttura del libro?
Tutte le medit-azioni, le preghiere e i suggerimenti pastorali rappresentano una sorta di conclusione pratica e spirituale. Vogliono essere uno stimolo per i lettori a proseguire il loro cammino verso Dio, attraverso riflessioni che emergono spontanee da tutte le anime alla ricerca costante del vero volto di Dio.
C’è qualcosa che vuole aggiungere per i nostri lettori?
Vorrei solo incoraggiarli a dedicare più tempo alla meditazione e alla preghiera, lasciandosi toccare dalla Parola di Dio, Spirito e Vita. Viviamo in un mondo che ci distrae facilmente, ma la vera pace e la vera felicità sono lì, a portata di mano, basta aprirsi con cuore sincero all’azione dello Spirito Santo.
Un’intervista che rispecchia la profondità e il desiderio di guida spirituale che il diacono Mario D’Agosto ha voluto trasmettere con la sua opera.
M.O