A Cura di Valentina Busiello:

Parlando di Professioni e Professionisti, abbiamo incontrato Pasquale De Luca, Curatore d’Immagine di talento.

Benvenuto Pasquale De Luca, ci parla della sua affascinante professione di acconciatore, le sue soddisfazioni attraverso il dono della acconciatura, la bellezza di questa professioni, spiegandoci chi è Pasquale De Luca e cosa svolge?

La mia storia professionale è fatta di passione e impegno, di un entusiasmo che assomiglia molto da vicino a una vocazione. Ricordo ancora come è nato l’amore per questo lavoro: quando la prima volta da piccolo sono entrato in un salone da barbiere, è come se la mia vita si fosse cristallizzata in un istante. Ho sentito che era lì che avrei voluto essere per sempre, che era quello che avrei desiderato fare per tutta la vita. Sono passati molti anni da quel giorno, ma non ho perso il mio entusiasmo di bambino. Per questo i miei due motti sono sempre stati: “Io, tu ed il cielo”, e “L’eternità in un attimo”. Il primo giorno che ho iniziato a fare questo lavoro, capii infatti che sarebbe stato quello il mio futuro. Ho iniziato quindi a fare l’apprendista barbiere quando avevo dieci anni. La mattina andavo a scuola e il pomeriggio al lavoro. A 14 anni i miei genitori mi hanno regalato una sedia da barbiere, con la quale in casa ho iniziato a tagliare i capelli ai ragazzi del paese. In poco tempo si è sparsa la voce e tutti i ragazzi venivano da me. I miei genitori mi hanno sempre sostenuto nei miei sforzi, incoraggiandomi a inseguire il mio sogno, tanto che nel 1989 mi hanno aiutato ad aprire il mio primo studio. A 20 anni mi sono diplomato Maestro d’arte all’Accademia.

Con la sua arte e professionalità, ha ricevuto innumerevoli premi ed onoreficenze, ce ne parla?

La data che ricorderò sempre con commozione è l’8 novembre 2004, quando a Milano ho alzato al cielo la Coppa del Mondo Acconciatori, sbaragliando i concorrenti di 55 nazioni. La mia prima medaglia d’oro l’ho conquistata invece a Torino nel 1988 nel campionato internazionale Juniores, e il premio comprendeva anche una borsa con tutti gli attrezzi da lavoro dal valore di un milione di lire: un regalo davvero stupendo, per chi come me proveniva da una famiglia umile e aveva fatto la gavetta. Da allora in poi ho partecipato a campionati regionali, nazionali, mondiali, riuscendo sempre ad impormi grazie all’idea innovativa di acconciatura che porto avanti. Il mio palmares vanta 1 bronzo, 1 argento e 5 medaglie d’oro. Nel 2007 è arrivato anche il titolo di Cavaliere della Repubblica, e di recente, sono stato chiamato a New York per presentare la mia linea didattica, i miei stili contemporanei ed i prodotti del mio marchio: un grande orgoglio per me, dato che la “Grande Mela” è il crocevia internazionale della moda assieme a città come Parigi e Milano. Essere numeri uno tuttavia è una condizione che va alimentata tutti i giorni. Occorrono “cuore e testa” per un risultato vincente. Anticipare i tempi, vedere prima degli altri ciò che cambierà: è questo che fa la differenza per un hairstylist.

Ci parla della sua Accademia, e di un suo progetto per il futuro?

Con mio figlio Giuseppe, che ha ereditato l’amore per questa professione, ho dato vita al brand “MYDELUCA” che comprende sia la formazione di personale che la commercializzazione di cere e, a breve, anche quella di una linea di shampoo. Giuseppe, che ha studiato a Milano, è riuscito ad inserirsi anche nel mondo della moda: ora siamo presenti sia alla Fashion Week di Milano che a Pitti Uomo a Firenze. Francesco, il mio secondogenito invece, ha sviluppato competenze nel settore marketing, logistica e designer. Con loro al mio fianco ho deciso di pensare in grande. Vendiamo prodotti e servizi in tutto il mondo, con una vetrina di 14 prodotti e un’ampia gamma di corsi di formazione. I consulenti MYSTYLE girano letteralmente il globo per rincorrere le ultime tendenze in fatto di stile. In merito alla formazione, abbiamo messo a punto un metodo che concentra il focus didattico sui quattro stili caposaldo della moda internazionale: Nerd, Hypster, Metrosexual e Grunge. Per questo oggi la parola barbiere non mi identifica: mi ritengo un vero e proprio fashion designer. Tutti giorni, nella mia boutique di Santa Maria a Vico, insieme al mio team composto da professionisti specializzati nella cura della persona, maniaci dei dettagli e cultori del bello soggettivo, curiamo lo stile di vita del cliente occupandoci del suo aspetto, dalle scarpe fino ai capelli. Siamo quindi consulenti d’immagine a tutto tondo. Ho solo un sogno ancora nel cassetto: scrivere un libro che racconti la mia storia da regalare agli amici e ai clienti.