Ridurre lo spreco alimentare e’ una delle azioni piu’ importanti per la salvaguardia delle risorse del pianeta e la lotta alla fame nel mondo, per questo come Slow Food siamo convinti sia necessario, fin da bambini, imparare a scegliere i cibi seguendo la stagionalita’ e mettendo in pratica tecniche antispreco e modalita’ di conservazione degli alimenti. Sono queste infatti alcune delle attivita’ con cui venerdi’ 10
novembre, alunne e alunni in tutta Italia celebreranno la Festa degli Orti Slow Food. Grazie all’impegno di quasi 1600 insegnanti formati dall’associazione della chiocciola, durante tutto l’anno scolastico, 35 mila bambine e bambini di oltre 1700 classi in 140 Istituti Comprensivi, dagli asili nido alle scuole
primarie di secondo grado, acquisiranno consapevolezza del valore del cibo, dal campo alla tavola. Quest’anno, inoltre, grazie al sostegno del Fondo Carta Etica di UniCredit, gli Orti Slow Food hanno ricevuto un nuovo slancio, coinvolgendo 538 nuove classi. Tra gli studenti coinvolti, quasi 2 mila bambine e bambini di oltre 15 scuole della Campania. «Fare un orto e’ un atto molto piccolo, fatto di semi e granelli di terra. Ma puo’ essere anche molto grande perche’ significa
capire il mondo e il peso dello spreco a livello globale.
Quest’anno la festa degli Orti Slow Food e’ dedicata proprio a
questo tema: a ricordare che tonnellate e tonnellate di cibo
sono sprecate in un pianeta in cui ancora si muore di fame. Fare
l’orto e’ sperimentazione e cambiamento, e’ cura della nostra casa
comune da conservare con l’obiettivo di consegnarlo alle
generazioni future. È il minimo che si possa fare per loro e per
noi» sottolinea Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.
«La tematica della sostenibilita’ ambientale e’ una parte
fondamentale della nostra cultura e della nostra mentalita’ . Cosi’
come l’impegno verso i giovani e l’istruzione. Siamo fortemente
impegnati ad aumentare costantemente il nostro impatto sociale e
il sostegno alle comunita’ e siamo quindi orgogliosi di essere al
fianco di Slow Food nella realizzazione di questo progetto e di
contribuire a fornire gli strumenti e le conoscenze necessarie
per intraprendere percorsi di crescita sostenibile» aggiunge
Annalisa Areni, Head of Client Strategies di UniCredit.
Oltre 1200 kit didattici sono stati consegnati alle classi che
partecipano al progetto Orti Slow Food a scuola, grazie al
contributo di UniCredit. Al loro interno, insegnanti e bambini
trovano tutti gli strumenti per imparare, giocando, come non
sprecare i cibi: da un divertente memory sulle tecniche di
conservazione alle schede didattiche per imparare a consumare
gli alimenti fuori stagione, sfruttando al meglio le eccedenze
del raccolto. Un approccio positivo da trasmettere ai bambini
fin dalle piu’ piccole eta’ , per capire come evitare gli sprechi
di frutta e verdure nei campi. Nel kit anche i cartelloni degli
alimenti da trasformare di stagione in stagione, le etichette a
tema Orti Slow Food da apporre ai barattoli di conserva, e
sticker da attaccare, per ricordare l’importanza dei prodotti
stagionali, fino ad arrivare alle ricette per recuperare il pane
avanzato. Il tutto per riscoprire come poter mettere le “mani in
pasta”, non solo a scuola ma anche a casa. Il kit contiene anche
alcuni esempi di conserve, come la passata di pomodoro
fiaschetto del Presidio Slow Food, da assaggiare con frise e
origano, per preparare golose merende ai bambini e scoprire
insieme nuovi gusti.
Cosa sono gli Orti Slow Food? Nasce dall’associazione della
Chiocciola a meta’ anni Novanta negli Stati Uniti e approda in
Italia. L’obiettivo e’ promuovere la coltivazione in modo
sostenibile attraverso la comunita’ locale. All’interno dei
quartieri vengono individuate aree dismesse da riqualificare che
vengono trasformate in orti urbani creando cosi’ spazi verdi
accessibili a tutti.