Vinci, Vent’anni nativa di Bari, laureanda in ingegneria elettronica, suona il pianoforte e compone testi e melodie delle proprie canzoni.
“Quadro perfetto” è il suo primo inedito ufficiale, pubblicato su edizioni Suono Libero Music .
Un brano autobiografico e romantico come ammette la stessa giovane artista:
“La canzone è una descrizione, attraverso immagini, dell’evolversi di una relazione un po’ tormentata ma bellissima, che mi ha insegnato che anche quando le cose cambiano quello che c’è stato non va cancellato o sminuito, perché vale sempre la pena vivere”.
Quella per la musica è una passione che le è stata tramandata da nonno Emilio, una persona fondamentale per Vinci: “Nonno mi ha trasmesso la sua passione per la melodia facendomi conoscere il pianoforte, mio primo grande amore, poi ho scoperto il canto e la chitarra. La prima volta che mi sono esibita in pubblico era proprio per lui”.
E continua così: “La musica è un canale verso un mondo parallelo, in cui sono libera di esprimermi, di emozionarmi senza le preoccupazioni del mondo reale. Essendo introversa, scrivere canzoni è un modo per dire quello che penso senza filtri e trasmettere le cose che provo nel modo più sincero possibile”
“Quadro perfetto” è un brano morbido, la cui struttura pianistica ed intimista è sempre presente, talvolta sottolineata da giri di archi, altre da spinte di chitarra elettrica dell’elegante arrangiamento elettro-acustico cucito dal producer Nando Misuraca che avvolge la voce flessibile e particolare delle cantautrice barese, il cui videoclip è stato girato da Jan Sallustro e recitato dalla stessa con l’attore emergente Andrea Santacroce.
Una ragazza con personalità e piena di energia, con tanti interessi, tra questi lo sport ed il teatro, come racconta la cantante: “Ho fatto ginnastica artistica per anni a livello agonistico sul nazionale, poi ho dovuto smettere per un problema alla schiena e adesso faccio l’istruttrice perché l’amore per questa disciplina è talmente grande da non potervi rinunciare. Ho studiato anche recitazione per tre anni, il Teatro, con la sua disciplina rigorosa, mi ha aiutato a vincere la mia viscerale timidezza”.
Il sogno è appena iniziato ma le idee di Vinci sono già molto chiare: “Per il mio futuro ho due progetti, uno realistico e uno da sogno, per l’appunto. Voglio continuare gli studi alla magistrale e diventare ingegnere, e, perché no, continuare a scrivere e pubblicare le mie canzoni, magari cantandole in giro per l’Italia, ad un pubblico sempre più vasto”