Il nuovo marchio e’ stato presentato nel corso nella serata inaugurale del primo “European Design Festival “, organizzato da AIAP – Associazione Italiana Design della comunicazione visiva a Napoli. È stato il direttore del Palazzo Reale, Mario Epifani e presidente della commissione del bando a svelare il nuovo logo e ad accogliere i vincitori sul palco, un team napoletano che ha un rapporto di lavoro consolidato da oltre 6 anni, capitanato da Francesca Pavese, romana, e composto da Vito Della Speranza, Francesca Cuomo e Ciro Esposito. “Dietro questo simbolo emblematico, – ha dichiarato Pavese –
si celano un’idea audace e un legame intramontabile. Ci siamo ispirati alla sinuosa geometria della Piazza del Plebiscito e la maestosa struttura squadrata del palazzo. È proprio li’ , nell’unione di questi elementi, che nasce il segno distintivo. Le linee si estendono, si intrecciano, in un abbraccio che evoca non solo la storia, ma anche il futuro”. La simmetria delle due parti del marchio, sfalsate sull’asse orizzontale, dona profondita’ e dinamismo. Il pittogramma richiama la “R” di Reale, la “N” di Napoli, ma anche il trono regale, simbolo per eccellenza del potere. Riflettendosi su se’ stesso, il marchio sottolinea l’unicita’ della struttura che si staglia sul mare, come un faro di cultura e arte. Al secondoposto lo Studio FM (Milano), al terzo Miguel Palmeiro Designer (Porto-Portogallo), quarta Giuditta Valentina Gentile (Firenze) e quinto Stefano Tonti (Rimini). ”Il progetto di ricostruzione dell’identita’ del Palazzo Reale di Napoli – afferma il direttore del Palazzo, Mario Epifani – e’ stato il nostro primo obiettivo fin dall’avvio del museo autonomo nel 2020. Con la nuova identita’ visiva lavoriamo al recupero dell’immagine di una grande residenza reale che e’ non solo un museo, ma una sede complessa, collegata alla Biblioteca Nazionale e al Teatro di San Carlo, nonche’ un luogo simbolico per la citta’ . È nostro
interesse dare la massima evidenza ai tesori che il Palazzo accoglie, ma anche favorire ogni possibile connessione con le
altre residenze reali, italiane ed europee, che hanno la
medesima esigenza di adeguare gli spazi di quelle che un tempo
erano sedi del potere e della corte alle necessita’ di un museo
moderno. Allo stesso tempo intendiamo valorizzare lo
strettissimo legame del Palazzo con la citta’ , in quanto luogo di
ritrovo e di eventi”.