La capolista batte anche la Roma e fa sempre piu’ il vuoto dietro di se’ . Il Napoli la spunta sui giallorossi a conclusione di una gara sofferta e resa estremamente complicata da un avversario quadrato e ben
organizzato che tenta in tutti i modi di frenare la marcia degli azzurri e che e’ costretto a capitolare soltanto nel finale dopo essere andato in svantaggio e aver recuperato grazie a una
reazione vigorosa e determinata. La larghezza della rosa di Spalletti e’ pero’ determinante
perche’ nel momento cruciale dell’incontro il tecnico manda in
campo Raspadori e Simeone che risultano decisivi nel ribaltare
nuovamente la partita. I cambi di Mourinho non si rivelano
invece determinanti, nonostante il gol e la nuova linfa portata
in campo nella ripresa da El Shaarawy subentrato a Spinazzola.
La Roma quando il Napoli e’ in possesso del pallone e’ rapida a
schierare tutti gli uomini dietro la linea della palla, compresi
Dybala e Abraham. In questi frangenti gli esterni del
centrocampo a cinque di Mourinho diventano difensori a tutti gli
effetti e danno vita, allineandosi ai tre centrali, a una
retroguardia a cinque. Questo atteggiamento tattico consente ai
giallorossi di raddoppiare le marcature su Kvaratskhelia e
Lozano anche per dare la possibilita’ a Smalling di mantenere la
marcatura a uomo su Osimhen.
Al 16′ del primo tempo, pero’ , i disegni tattici della squadra
di Mourinho vengono sconvolti da una giocata che parte da
sinistra con Kvaratskhelia il cui traversone viene stoppato con
il petto dal capocannoniere del campionato. Osimhen si aggiusta
il pallone con la coscia destra e da partire un tiro che si
insacca sotto l’incrocio dei pali.
Il vantaggio degli azzurri non modifica l’atteggiamento della
Roma che preferisce mantenersi cauta e non si sbilancia
eccessivamente per evitare di lasciare troppo campo libero nel
quale si potrebbero infilare i tre velocisti dell’attacco di
Spalletti.
Solo nel finale della prima frazione di gioco i giallorossi
attaccano con piu’ continuita’ e con maggior vigore ma la difesa
del Napoli e’ solida e Meret e’ chiamato a fare una buona parata
soltanto in occasione di una conclusione dalla distanza di
Spinazzola che il portiere devia in angolo.
A inizio ripresa Morinho sostituisce Spinazzola con El
Shaarawy dando alla sua squadra una connotazione molto piu’
offensiva. E infatti la Roma tenta di stringere i tempi, facendo
sentire una pressione piu’ forte nella meta’ campo degli
avversari.
Il primo quarto d’ora della seconda frazione di gioco e’ di
sofferenza per gli azzurri e Meret deve intervenire due volte
per salvare la sua porta. Quando si aprono gli spazi, pero’ , e’ il
Napoli a farsi pericoloso e al 15′ Rui Patricio con un grande
intervento evita il raddoppio su un tiro di Lozano a conclusione
di un contropiede velocissimo degli azzurri.
Al 29′ pero’ la Roma raggiunge il pareggfio con El Shaarawy
che si avventa su un traversone da destra di Zalewski e devia il
pallone alle spalle di Meret.
Spalletti fa entrare in campo Raspadori per Lozano e Simeone
per Osimhen ed e’ proprio l’argentino a cinque minuti dalla fine
a riportare in vantaggio il Napoli con una conclusione che manda
il pallone a infilarsi in rete sotto la traversa.
Negli ultimi minuti e nel recupero la Roma si riversa in
avanti nel tentativo di traddrizzare nuovamente la gara, ma la
difesa del Napoli si mantiene concentrata e Meret non corre
grossi rischi.
Finisce con il ‘Maradona’ in festa perche’ il vantaggio sulle
inseguitrici aumenta e il Napoli e i suoi tifosi possono
continuare a sognare.