Ampia partecipazione all’incontro promosso da Quarto Giovane
Scegliere consapevolmente, partecipare al voto con responsabilità. Sono stati questi i contenuti dibattuti in seno alla conferenza, moderata dalla giornalista Livia Carandente, che si è svolta stamane a Quarto, presso la sala ” Q in +” della parrocchia Gesù Divino Maestro; un incontro, promosso dall’associazione Quarto Giovane, già autrice di numerose iniziative finalizzate a stimolare la partecipazione collettiva sui temi sociali. “Lanciare un forte segnale facendo chiaramente capire che la partecipazione è anche fuori dai palazzi” è stato il messaggio introduttivo lanciato da don Genny Guardascione che ha voluto gettare il germe della riflessione nella platea a pochi giorni dalla chiamata alle urne. “Le elezioni del prossimo 31 maggio cadono in uno dei periodi più difficili della storia di questo territorio . Una crisi, di dimensione locale ma anche nazionale, insieme etica, culturale, sociale ed economica rende difficile individuare una prospettiva per il futuro. Quarto deve riscattarsi …” ha asserito Eugenio Iannicelli, presidente di Quarto Giovane, nel suo intervento che ha posto l’accento sul disinteresse politico maturato nel tempo. Un nuovo modello elettorale dunque va promosso tra la gente, quello della coerenza, della responsabilità civile. La vera politica non è data dagli sbandieramenti ideologici, né da retorica moralistica o da battaglie solitarie di pura testimonianza. Politica è invece l’arte di tradurre i valori in proposte. Con un magistrale contributo, Renato Briganti, Ricercatore di istituzioni di diritto pubblico presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, ha calamitato l’attenzione della platea in una esortazione alla conoscenza della Costituzione, corroborato dal veemente e pragmatico intervento di Marco Bottino, Sostituto Procuratore del Ministero della Giustizia. A concludere l’articolata mattinata di ponderazione pre -elettorale, le parole di don Vittorio Zeccone – fondatore dell’associazione San Mattia onlus: ” non dimentichiamo la nostra provenienza. Questa fase, certamente transitoria della politica quartese, è orientata alla libertà. Fino a qualche anno addietro le liste elettorali erano passate al vaglio dalla camorra; oggi per quanto discutibili tante collocazioni, restano scevre dai condizionamenti della malavita”- ha chiosato.