l’arcivescovo – non voglio far mancare la mia vicinanza in questo tempo difficile e pieno di incognite». L’emergenza sanitaria ha portato con sé il disastro economico – aggiunge «il rischio è quello di vedere sparire tante aziende con una grave ripercussione sull’occupazione». Una riflessione anche sulla difficile situazione nella quale si trovano gli imprenditori: «In questi anni hanno fatto non pochi sforzi per superare la crisi e creare lavoro, oggi si trovano sulle spalle ingenti debiti e grandi punti interrogativi circa il futuro delle loro aziende». E poi aggiunge: «Nulla sarà più come prima per i settori in sofferenza: nel nostro territorio – dal turismo alla ristorazione, dal Terzo settore alla filiera dell’agricoltura, dalla cultura ai mercati – sono tutti allo stremo». Affitti e stipendi da pagare; i datori di lavoro sono rimasti senza liquidità, mentre la ripartenza si preannuncia incerta e piena di ombre. «E poi – sottolinea Sepe – non vanno dimenticati i tanti che vivono di espedienti lavoro sommerso: non sono più in condizioni di sostenere la propria famiglia». Un giusto ringraziamento alla Caritas e a tutte le altre associazioni caritatevoli che – scrive Sepe – «si sono messe in moto e, consegnando cibo e buoni pasto, hanno assicurato la sopravvivenza a centinaia di persone». Un pensiero particolare, poi, a medici, infermieri e a tutto il personale sanitario che – sottolinea l’arcivescovo – «in questo difficile momento si stanno dedicando, con generosità e abnegazione, agli ammalati. Il loro è un impegno straordinario che ha visto tanti professionisti prendersi cura delle persone contagiate senza risparmiarsi, in alcuni casi fino a perdere la propria vita. Una testimonianza – dice – che ci spinge ad andare avanti con speranza, per cogliere la sfida di rendere il mondo una casa comune». Infine, un messaggio anche alle organizzazioni sindacali che «cercano di farsi interpreti delle attese di chi rischia di perdere il lavoro, ma anche di chi lo ha già perso o non lo ha mai avuto. A loro – conclude – rivolgo vicinanza e incoraggiamento a continuare a svolgere quel prezioso ruolo di intermediazione». Non si fa attendere la risposta, e il ringraziamento, dei sindacati: «Uno sprone a fare di più e sempre meglio per la difesa di lavoratrici e lavoratori», per Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania e per i segretari generali della Cisl Campania e di Napoli, Doriana Buonavita e Gianpiero Tipaldi. Dalla festa del primo maggio al miracolo di San Gennaro. Crescenzio Sepe ricorda che la cerimonia sarà a porte chiuse. Niente corteo, naturalmente, ma un breve percorso che dalla Cappella del Tesoro raggiungerà l’altare maggiore della cattedrale. Sarà questo il tragitto che, domani, alle 19, il cardinale – accompagnato dal deputato designato, Riccardo Imperiali, e dall’abate della Cappella Vincenzo De Gregorio – compiranno dopo aver prelevato l’ampolla con il sangue. La celebrazione sarà trasmessa in diretta tv da Canale 21 e Tv2000. Per chi volesse avere una condivisione interattiva, nel rispetto delle norme di isolamento in vigore, sarà possibile partecipare alla “processione online”, in diretta su fecebook.com/cappellasangennaro oppure sul sito www.cappellasangennaro.it. solidarietà Pizze a domicilio con i ragazzi Gesco Celebrerà la festa del lavoro restando aperto, con consegna a domicilio, anche II Poggio, il ristorante del gruppo Gesco