A Cura di Valentina Busiello:

Il Bellissimo libro del Professore Renato Esposito, Il Camaleonte Azzurro, racconti del bestiario Caprese, edizioni La Conchiglia, è stato presentato nella  sala Luigi Pollio, Giardini della Flora Caprese dell’Isola di Capri.. Sono intervenuti alla presentazione, la Dottoressa Stella Cervasio , giornalista e garante dei diritti degli animali di Napoli, Guido Barendson giornalista e scrittore, Paolo Federico voce narrante, il Sindaco di Capri Marino Lembo con il dottore Luciano Garofano ufficio stampa. Prima della presentazione l’autore ha ringraziato l’Amministrazione e l’Assassere alla Cultura, Fabio Finocchioli disegnatore che ha creato la copertina del libro e 12 esclusivi disegni ispirati al bestiario caprese. E’ stata presentata anche una t. shirt che rappresenta il Camaleonte azzurro caprese che si potrà avere con un piccolo contributo e darà la possibilità all’associazione I migliori Amici di Capri di sterilizzazione alcuni igatti di Capri. Il libro sara’ presentato prossimamente a Napoli, Sorrento e Roma, dove si raccoglieranno altri contributi i per la sterilizzazione dei gatti.
Il Professore Renato Esposito, Giornalista e Scrittore, ha collaborato per 3 anni alla pagina napoletana del lgiornale Repubblica di Napoli, ha pubblicato molti saggi su Capri, l’ultimo e’ stato pubblicato dalla Conchiglia con l’Almanacco, ha scritto molti articoli tra cui ricordo quello sugli amori liberi e sognanti, in cui l’eros, si e’ espresso in tutte le sue forme, verso tutti i tipi di amore liberi da ogni convenzione. Ecco cosa dice il Dottore Renato Esposito: “Capri su questo aspetto, per me continua ad essere un ‘Isola dell’amore, dove si esprime l’eros come energia vitale, la voglia di vivere e di ritrovare bellezza. Sono un appassionato di storia, organizzo eventi culturali, le Passeggiate d’Autore sia a Capri che Anacapri perchè ritengo che quest’isola ha due anime ma un solo cuore. Capri ha tante Isole nell’Isola, tante realta’. E’ un’Isola letteraria, nata con i libri”. Proprietario del raffinato e riservato Hotel Gatto Bianco, un albergo degli anni 50, dove nasce il periodo della dolce vita, magico dell’Isola. Il Professore Renato Esposito alterna la sua’ attivita’ di albergatore a quella di ricercatore, impegnato ad approfondire il rapporto tra i viaggiatori stranieri e l’Isola di Capri. Ha collaborato con prestigiosi quotidiani e riviste, ha partecipato a diversi documentari sulla storia di Capri. Dalla fine degli anni 80 organizza le “Passeggiate d’autore” alla scoperta del Genius Loci dell’Isola. Organizza eventi culturali a Capri ed Anacapri. Per le Edizioni La Conchiglia il Professore Renato Esposito ha curato traduzioni dal tedesco e articoli inseriti nell’Almanacco Caprese, oltre a pubblicare Minima Capraria, 51 racconti brevi alla ricerca del Capri-diem 1994. Il libro Il Camaleonte Azzurro e’ una raccolta di 26 racconti dal mito alla fantascienza, che narrano la storia di Capri con gli occhi degli animali, un bestiario fantastico e poetico. La favola, il miti, i “cunti” delle nonne, storie tra il vero e il vero-simile sono i fili magici che tessono questi racconti bestiali. Partendo dalle sirene, seguendo un darwinismo insulare, una varieta’ di animali capresi che nasce, si evolve e scompare nell’azzurro. Tantissimi personaggi famosi ed anche naufraghi hanno ritrovato sull’Isola di Capri il loro alter ego in un animale divenuto poi compagno di vita. Scrittori e artisti scoprono affinita’ elettive, ritrovano sentieri perduti nei loro migliori amici. A Capri l’animale che e’ in noi si manifesta, prende forma, si relaziona con la natura, il mistero della fisiognomica caprese. Non e’ forse vero che ancora oggi dopo tremila anni ci chiediamo se siamo un’Isola di capre o di cinghliali? Nel dubbio perenne se su questo fantastico scoglio prevalga lo spirito tiberiano o quello omerico. Le storie di tanti animali ci svelano questo millenario segreto.

Afferma lo scrittore Renato Esposito:
“A questo tavolo relatori ci sono amici, Guido Barendson e Stella Cervasio, che hanno in comune con me due cose principali. L’idea di parlare di Capri con incanto, ma anche con disincanto, e di scrivere e parlare con ironia ma anche con autoironia.. Questo e’ stato anche l’intento di vederci, parlare, incontrarci e stare insieme. Un giorno lessi un articolo su come gli animali guardano gli uomini. Ogni animale ci guarda in maniera differente. Nella tradizione romantica caprese c’è sempre lo spirito di un gatto. Poiche’ fondamentalmente la fortuna di Capri nasce con un opera in cui il protagonista e’ un gatto, di cui c’è anche un racconto su un gatto goliardico Bianchino e Geigei, un gatto caprese “spellacchione”.I gatti di Capri sono oltre che romantici, anarchici, poetici, ed ancora oggi sono parte della comunita’ e vivono in libertà nella natura dell’isola.

Professore Renato Esposito, perchè questo libro, il Camaleonte Azzurro, è sospeso tra mito, fantascienza e realta?
“Parlando del concetto di leggerezza e leggendo un libro di Italo Calvino Lezioni Americane, durante un momento particolare del lockdown in cui non si poteva uscire causa emergenza, ho avuto l’esigenza di scrivere questi racconti, e di far parlare poi gli animali. Capri nasce come un’Isola in cui gli animali hanno determinato una straordinaria esistenza romantica. Perche’ Capri? Secondo l’etimologia greca “Kapros” è l’Isola dei cinghiali, e nell’etimologia romana Capri l’Isola delle capre. In quest’ Isola regnano questi due spiriti che ancora adesso vivono. Lo spirito Omerico, per me ancora oggi Capri e’ un’Isola Omerica, legata ai miti Omerici. Abbiamo, lo scoglio delle sirene, c’è la via dedicata a Polifemo, ecc. Il libro Il Camaleonte Azzurro e’ nato poiche’ mi ero accorto che in tanti anni che ho insegnato tedesco e filosofia, nelle scuole di Capri, i giovani non avevano conoscenza della storia di quest’Isola magica. E cosi’ ho cominciato a fare dei corsi sulla storia dell’ospitalita’, insegnando la storia di Capri, la cultura dell’isola, come nelle passeggiate d’autore che sono 30 anni che le facciamo riscuotendo sempre grande interesse con l’intento di , sollecitare i giovani alla lettura, ad incuriosirsi alla stori di questa fantastica isola. Ricordo con affetto le mie due nonne, quella di Anacapri che si chiamava Pietruccia mi raccontava tutte le storie legate alla montagna, la terra, ai contadini, .Era “la nonna della pasta” dove ogni domenica mi regalava un dolce. Mentre la nonna di Capri era “la nonna de t’’”poiche’ davati ad una buona tazza di te’ mi raccontava tutte le storie del mare, dei pescatori. Entrambe mi raccontavano i famosi “Cunti” mischiandoli con le favole, la storia di Capri raccontata in una favola, un mito, come il cavallo d’oro di Tiberio che ho voluto riprendere nel libro, storie fantastiche su quella che e’ la tradizione di Capri. Quindi ho voluto iniziare questo libro con una edizione favolistica, trasformata nel mito, che si e’ trasformata nella storia, ripercorrendo dalla dimensione mitologica delle sirene, la lucertola azzurra che nasce sui Faraglioni, ecc”.
Professore Renato Esposito, descrivendo la dimensione mitologica, il mito delle sirene marine che affascina solo a sentirne parlare, ci illustra la sua visione?
“Abbiamo questa visione delle sirene molto ottocentesca della donna-pesce. La Sirena Omerica e’ un mostro, Omero l ci parla di Antemussa, è un prato fiorito di asfodeli coperto da ossa di cadaveri. dove vivono le sirenae. Erano molto piu’ simili a delle arpie, a degli uccelli. La sirena caprese era Lighea. Ad esempio il nome che abbiamo delle isolette dei Galli, molti lo fanno derivare dalle sirene poiche’ in fondo i Galli erano le sirene, tramandate delle donne pennute. Perche’ poi a Capri c’è questo mito delle sirene? Poiche’ Virgilio nell’Eneide dice che lo scoglio delle Sirene e’ difronte a Scopuli che e’ il terzo Faraglione dove vive la lucertola azzurra”.
Professore Renato Esposito, siamo rimasti affascinati del racconto della lucertola azzurra, ci illustra la storia?
“La Lucertola Azzurra cresce sul terzo Faraglione. Il nome scientifico della lucertola dei Faraglioni è Podarcis siculus coeruleus già lacerta coerulea faraglionensis. Si muove indisturbata sulla vetta dei Faraglioni, vestita nel suo abito blu cobalto adagiata su un trono di pietra scolpito dall’acqua e dal vento. L’anno scorso ho scritto un articolo per un giornale Sud Americano, in cui stranamente ho detto che il pericolo per l’estinzione della lucertola azzurra sono i gabbiani. Le lucertole azzurre furono scoperte nell’ottocento dagli schiappaiuli, erano persone che andavano sulle roccie per le fascine, ed avevano anche la funzione di pulire i sentieri, tagliare gli alberi, persone importanti nella cura della natura, e cosi’ ci furono le prime pubblicazioni. Poi arrivarono gli scienziati tedeschi ed inglesi che volevano la lucertola azzurra per portarla nei propri musei, ed iniziarono a fotografarla. Le lucertole azzurre vivono sul Faraglione di mare, Scopulo,prendono questi riflessi del mare . Un po’ ho voluto dedicare questo racconto, inserendo il Geco, poiche’ quando ero bambino nella mia camera da letto avevo due Gechi che chiamavo “le lucertole Vaitane”, qundi ho voluto inserirlo poiche’ rappresenta un qualcosa che e’ estremamente brutto, come nell’amore anche quello che poi puo’ sembrare brutto poi puo’ diventare estremamente bello. E questa lucertola azzurra che si innamora del Geco, rappresenta un po’ anche lo spirito dei Capresi che hanno avuto centinaie di matrimoni con persone di tutto il Mondo. Nell’ottecento e nel settecento erano piu’ gli uomini stranieri a sposare le Capresi. Nei miei racconti ho voluto anche ricordare le nostre donne di Capri che hanno avuto una funzione importante nella storia dell’Isola, non venivano mai ricordate, ed e’ particolare in questo aspetto e in questi racconti in cui ho voluto inserire queste nostre donne Capresi che hanno contribuito alla fortuna di Capri.Ho scoperto che a Capri si erano create nel giro dei secoli delle coppie celebri, determinati personaggi che alla fine si sono relazionati ad un animale, si identificavano nell’animale e l’animale si identificava in loro, creando delle coppie incredibili, prendendone quasi le sembianze, gli atteggiamenti. Alla fine queste coppie, come lo scrittore Curzio Malaparte che non riusciva piu’ a parlare con le persone, parlava solo con il suo cane che si chiamava Febo, e cosi’ altri scrittori con i propri animali. Capri e’ stata sempre considerata un luogo fantastico, dagli animali fantastici, e c’è molto del Mondo Greco, che affascino’ Tiberio che decise di vivere sull’Isola poiche’ si parlava greco e poteva seguire il suo modo di vivere. Capri e’ stata luogo, almeno negli ultimi due secoli, dove c’è stata tantissima positiva contaminazione culturale, sono venute persone da tutto il Mondo, che molte volte erano dei deragliati della storia persone che volevano chiudere con il Mondo, e qui’ sull’Isola hanno ritrovato la gioia di vivere e la possibilita’ di creare una nuova vita. Capri e’ stata ed e’ su questo aspetto un’Isola tollerante accettando sempre tutti, a prescindere dai propri gusti sessuali e politici. Per noi l’ospite e’ sempre stato sacro, abbiamo sempre accettato tutti. In questo l libro, Il Camaleonte Azzurro, ho voluto ricreare animali fantastici e non. Tantissimi bambini sono stati affascinati da questo animale denominato “wombat”. Questo simbolo dei pittori preraffaeliti, Gabriel Dante Rossetti lo porto’ a Capri per fare un dono ad un suo amicopittoreche aveva la Villa Narcissus. Un animale stranissimo, buffo, come un grosso roditore, che è la mascotte.Come si narra nel libro dal Wombat nasce il famoso Caprito.
L’intervento del Sindaco di Capri Marino Lembo:
“Iniziare una settimana con la presentazione del libro del Professore Renato Esposito e’ una settimana bella ed interessante, ma anche impegnativa, a causa delle problematiche del Covid, che invito tutti i presenti e i cittadini Capresi a non trascurare le misure di protezione, come indossare la mascherina, mantenere il distanziamento sociale, fare uso spesso dei disinfettanti per le mani, poiche’ la situazione non è ancora al termine. Se rispettiamo le regole non avremo alcun timore. Al di la’ di questa nota di cui mi raccomando ovunque vado, il mio pensiero sul libro del Professore Renato Esposito, il Camaleonte Azzurro, e’ un libro interessante da leggere. Raccontare la storia dell’Isola di Capri con gli occhi degli animali. Nella vita privata, confesso sono un gattaio di professione ed indiscutibilmente legato a questo bellissimo libro. Insieme all’addetto stampa il Dottore Luciano Garofano manteniamo la colonia felina per tante iniziative, portando in Consiglio Comunale l’applicazione della Legge sulle colonie feline per i gatti sull’Isola che e’ una cosa molto importante, che prevede la possibilita’ di avere l’aiuto del Comune per la sterilizzazione dei i gatti. E’ nella storia dell’elite di Capri dove ci sono stati sempre animali, come le lucertole azzurre, il geco, il gatto bianco ed altri animali di specie. Sono stati riportati nel libro il Camaleonte Azzurro in maniera molto spiritosa nel parlare della nostra magica Isola. Renato Esposito fa’ parte della squadra culturale di Capri per le sue passeggiate che sono accolte sempre con grande affetto, passione e partecipazione da parte di tantissimi fedelissimi amici e turisti che arrivano da ogni parte del Mondo. Nell’esporre una mia domanda allo scrittore, a volte guardo i gatti e penso chissa’ come ci guardano dai loro occhi. E allora, i gatti di Capri come ci guardano? ”.