L’Italia riparte e, dopo un anno di pausa, riparte anche il premio letterario «Matilde Serao» promosso dal quotidiano Il Mattino ed intitolato alla co-fondatrice (nel 1892, con il marito Edoardo Scarfoglio) della testata napoletana voce del Mezzogiorno.
Il premio, che gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, si terrà il 28 maggio alle 16.30 in streaming dalla Sala Tiziano del Museo di Capodimonte di Napoli e nasce proprio nel segno della “ripartenza” e premierà la scrittrice Igiaba Scego che riceverà il riconoscimento nel corso di una cerimonia-evento trasmessa in diretta sul sito del mattino.it e sulla pagina Facebook del giornale.
Il prestigioso riconoscimento segnala infatti ogni anno autrici il cui valore e la cui traiettoria contemporanea echeggiano l’impegno, letterario e giornalistico, di Matilde Serao: scrittrice, cronista, pioniera nel campo della scrittura e della comunicazione al femminile, donna di talento, napoletana di origini greche e di respiro europeo attenta a veicolare, attraverso i giornali del suo tempo (e non solo i sette da lei fondati e diretti), una cultura dalla parte delle donne, dell’infanzia e dei valori (anche spirituali), con battaglie dettate dalla sua anima incline al sociale. Un’autrice italiana, Serao, portatrice ante litteram di un “pensiero meridiano” e tradotta in diversi paesi del mondo; una donna innamorata della sua città ma capace di andare “oltre”, sconfinando con il suo successo, e l’autorevolezza delle sue posizioni, anche all’estero.
Il programma della manifestazione prevede, dopo i saluti del presidente e del direttore del Mattino Massimiliano Capece Minutolo Dal Sasso e Federico Monga, la visione di un video di apertura a cura di Giffoni Experience e l’intervento del direttore del Museo di Capodimonte Sylvain Bellenger.
Madrina e conduttrice l’attrice Pina Turco, parteciperanno, intervistati dai giornalisti de “Il Mattino”, la storica Eva Cantarella, il finanziere e scrittore Guido Maria Brera, il presidente della Biennale di Venezia Roberto Cicutto, il direttore di Giffoni Experience Claudio Gubitosi, la manager di Google Giorgia Abeltino, la direttrice della Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma Cristiana Collu, l’attore e regista Alessandro Preziosi, gli editori Rosario Esposito La Rossa e Francesco Brioschi.
Fausta Vetere della Nuova Compagnia di Canto Popolare ed il più volte Premio Tenco Enzo Gragnaniello interpreteranno in chiave acustica canzoni napoletane di ieri e di oggi.
Dopo l’intervista al ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini fatta dal direttore de “Il Mattino” Federico Monga, la consegna del Premio Serao 2021: una scultura realizzata da Mimmo Paladino, a Igiaba Scego che sarà intervistata da Federico Monga e Donatella Trotta
IGIABA SCEGO: CHI E’ LA VINCITRICE DEL PREMIO MATILDE SERAO
Igiaba Scego, vincitrice della quarta edizione del Premio — che nel suo albo d’oro annovera figure del calibro di Antonia Arslan (2017), Azar Nafisi (2018) e Dacia Maraini (2019) — è autrice in sintonia con la figura e con l’opera seraiana: nata a Roma nel 1974 da genitori somali in fuga dalla dittatura di Siad Barre, è figlia di genitori che le hanno trasmesso l’amore per l’indipendenza e per la narrazione. Il padre, Ali Omar Scego, era ministro degli Esteri prima del colpo di Stato in Somalia; la madre Kadija, di origini nomadi, le ha trasmesso il gusto del racconto e le tradizioni della sua civiltà, non a caso narrate da Igiaba nel suo esordio narrativo con il romanzo per ragazzi che ha dedicato proprio alla mamma: La nomade che amava Hitchcock (Sinnos, 2003). Scrittrice dal timbro originale, dopo la brillante laurea in Letterature straniere alla Sapienza e un dottorato di ricerca in Pedagogia a RomaTre, Igiaba Scego si occupa infatti di scrittura, giornalismo e ricerca incentrati sulla dimensione della transculturalità e del dialogo tra civiltà, nell’orizzonte (attualissimo) delle migrazioni e del postcolonialismo. Ha al suo attivo molti libri pluripremiati (romanzi e racconti per adulti e ragazzi, saggi, inchieste) e collabora con numerose riviste e alcuni quotidiani, da opinionista o curatrice di rubriche. Raggiunta dalla notizia del premio, si dice «onorata del riconoscimento, intitolato a una figura di donna che mi appassiona». Il nome di Scego è stato votato a maggioranza, tra una rosa di candidate finaliste, dalla giuria “allargata” del Premio Serao, composta dall’intera redazione del «Mattino» con le più autorevoli firme di opinionisti e collaboratori culturali del giornale, che ha ideato il riconoscimento letterario in collegamento con l’omonimo storico premio giornalistico, nato nel 2001 da un’idea di Antonio Corribolo, allora Consigliere Comunale di Carinola: cittadina d’origine della famiglia Serao. Con l’obiettivo di tenere viva la memoria della fondatrice de «Il Mattino», madre del giornalismo femminile e non solo.