La madre di tutte le partite finisce così: Juventus batte Napoli 1-0 al San Paolo con rete di Gonzalo Higuain. Miglior sceneggiatura e film non potevano esserci per i campioni d’Italia che in classifica si portano a -1 dai partenopei. Una prova perfetta da parte della squadra di Allegri, compatta e tosta, con il Pipita e Dybala scatenati: pericolosi e sempre pronti a dare una mano al gruppo con i recuperi. Il braccio e la mente. Ma anche Douglas Costa si è sacrificato il giusto e Buffon ha alzato la guardia a modo suo, come tutta la difesa. Napoli troppo spuntato: inutile fare gioco e creare tanto se poi manca la conclusione vincente là davanti, soprattutto con la retroguardia avversaria schierata. Avesse avuto Higuain… Ma l’argentino ha cambiato colori ed è diventato eroe, giocando con la mano appena operata e dolorante. Un’infiltrazione e via, per dimostrare ai tifosi sugli spalti di che pasta è fatto. Una dimostrazione di forza e classe, di abnegazione e volontà. “Pipitissimo” al San Paolo, bomber e anche stopper sui calci da fermo, per la disperazione del presidente Aurelio De Laurentiis, indicato dopo il gol (il suo quinto da ex), con quella mano e lo sguardo a cercare la tribuna, lontana ma ben inquadrata. E così, il campionato, se possibile, si riapre ancora di più, come da anni non succedeva, in attesa della risposta dell’Inter.
Napoli-Juventus 0-1: il tabellino
LE SCELTE – Tridente classico per Sarri con Callejon, Mertens e Insigne. Allegri risponde con il recuperato Higuain, appena operato alla mano, più Dybala e Douglas Costa. La novità è Asamoah terzino sinistro nella difesa a quattro. Il Pipita si prende una valanga di insulti e fischi, che “dirige” sorridendo con una giusta dose di ironia (alza anche il pollice a un certo punto). Insomma, l’atmosfera è bella calda.
IL PIPITA COLPISCE – E’ subito un Napoli d’assalto, con Allan che soffia palla a Pjanic ma Hansik arriva con un soffio di ritardo in area. E subito dopo Reina ferma Higuain in angolo. Applausi e brividi da ambo le parti. La partita non ha un attimo di pausa ed è spettacolo. E al 12’ segna Higuain a concludere la ripartenza, esultando a modo suo, con gli occhi spiritati e la mano davanti a cercare la tribuna. Contropiede da manuale orchestrato da Dybala e il Pipita è spietato (e si becca un occhio nero incocciando il ginocchio del portiere napoletano). De Laurentiis è sconsolato, lassù… La replica di Insigne è alta, Hamsik invece è stoppato in angolo. Altro contropiede della Juve, in giallo per l’occasione, e Higuain è fermato in corner. Poi Benatia la spara alta. C’è tensione tra Mertens e il Pipita, ma tutto rientra. Ci prova Hysaj, deviato da Benatia. E il ritmo resta alto, degno di un match di alta quota. Ancora Insigne e nuova risposta di Buffon al 31’. Il portierone si ripete dal corner, poi Callejon la manda alle stelle. Il Napoli sta sprecando troppo. Anche il destro di Insigne è centrale e non dà problemi al capitano juventino. Callejon si guadagna un angolo, quindi Allan la manda in curva. Manca la mira, non la determinazione. Dybala è assatanato, ruba palla e quindi va al tiro: un po’ egoista la Joya. Altro contropiede della Juve, super recupero di Koulibaly. E il primo tempo finisce con la squadra di Allegri avanti per 1-0 (per Higuain quinto gol al Napoli).
Napoli-Juventus 0-1: numeri e statistiche del match
MATUIDI! – Pronti via e Mario Rui va in percussione, bloccato da Douglas Costa. E’ forcing del Napoli, che davanti non punge. I padroni di casa giocano bene, però il gol non si avvicina. Douglas Costa è in forma e scappa, ma Reina è attento. Insomma, è gara vera anche nella ripresa. Al 20’ il Napoli chiede rigore, con Mertens a terra. Zielinski entra per Allan. Marchisio per Khedira. Splendida azione della Juve al 23’ con tiro di Matuidi deviato incredibilmente da Reina: quasi un miracolo. La risposta è nel solito Insigne: sinistro a lato. Buffon di piede, ma c’è fuorigioco. Insigne chiede il cambio: si scalda Ounas che prende il posto del fantasista. Il Napoli ci prova fino alla fine. Va anche Reina per tentare l’impossibile. Ma la difesa della Juve è un bunker inespugnabile. E finisce con le braccia al cielo dei campioni d’Italia.