Alle Terme Stufe di Nerone si è conclusa la XI edizione di Teatro alla Deriva (il teatro sulla zattera), ideata da Ernesto Colutta e Giovanni Meola, che ne firma la direzione artistica per il decimo anno.
Anche quest’anno l’iniziativa è andata in scena nelle prime quattro Domeniche di Luglio e la zattera ha ospitato ben tre debutti, registrando sempre il tutto esaurito.
Come dichiara il direttore artistico Giovanni Meola «Si chiude con un filotto di sold out l’XI edizione di ‘TEATRO alla DERIVA’, la rassegna teatrale presso le Terme-Stufe di Nerone, di cui sono onorato di curare la direzione artistica.
Sono e siamo felicissimi dell’accoglienza che il pubblico di questa manifestazione unica in Italia (gli artisti e performer si esibiscono su una zattera galleggiante di 6 metri per 4 all’interno del laghetto circolare delle Stufe) sta continuando a darci.
Essere seguiti con così tanta attenzione e curiosità non fa che confermare la bontà dell’intuizione della famiglia Colutta, e non fa che rafforzare la volontà di andare avanti.
Appuntamento, quindi, alla prima di Domenica di Luglio del 2023, quando debutterà la XII edizione di ‘Teatro alla Deriva’».
Ormai appuntamento fisso del territorio flegreo, l’originalità della rassegna consiste nell’avere una zattera galleggiante sull’acqua, costruita appositamente, come spazio scenico su cui si esibiscono le compagnie invitate.
Nel nostro primo decennio di vita, i tanti gli artisti e le tante le compagnie ospiti sono stati accolti da un pubblico appassionato, assai curioso e sempre più numeroso, pronto a sorprendersi e lasciarsi catturare dall’abbinamento di tutti gli elementi che rendono del tutto particolarissima questa location.
Ad aprire la rassegna di quest’anno, ‘Cazzimma&Arraggia’, il resoconto semiserio dell’epopea legata all’acquisto di Maradona; subito dopo un libero adattamento da Pinter, ‘L’Urlo di Jimmy’’, per la regia di Peppe Miale; la terza Domenica di Luglio ha debuttato ‘Don Giovanni’ di Molière, diretto da Mario Autore (l’Eduardo protagonista del film di Rubini ‘I fratelli De Filippo’) e, a chiudere la rassegna, il debutto di ‘Fattocchiarìe’ di e con Marco Sgamato, giovane poliedrico artista, in grado di suonare, cantare e recitare nel suo excursus attraverso i secoli, tra sacro e profano.