Un evento eccezionale, ha visto le spiagge di Jesolo-Ve- diventare protagoniste a fine stagione estiva della nascita di piccole tartarughe marine della specie Caretta Caretta, un’attesa durata 69 giorni, il tempo necessario per la schiusa, dopo che le uova erano state deposte a sorpresa dalla madre, in una notte di luglio sul lungomare della centralissima piazza Brescia. Un caso più unico che raro e primo per l’Alto Adriatico che ha visto un coinvolgimento totale e completo dei cittadini, dei tantissimi turisti, dei veterinari, universitari e delle diverse associazioni, che hanno presidiato da subito il tratto di spiaggia, aspettando con ansia il grande evento. Un’emozione inspiegabile poiché, tutto è successo per caso. A luglio infatti, una coppia di turisti italiani che passeggiavano di sera lungo la spiaggia, avevano visto una grande tartaruga salire dal mare e farsi largo sulla riva, per cercare un nido sicuro per deporre le sue uova. Allertata subito la sig.ra Sonia, proprietaria dell’Hotel Bellariva dove soggiornavano, hanno insieme avvisato le forze dell’ordine e la Guardia Costiera, perché avevano percepito che qualcosa di meraviglioso, stava accadendo. La tartaruga così, in quella tarda e calda serata, ha deposto e ricoperto di sabbia con la massima cura 82 uova, ritornandosene poi indisturbata in mare. L’area è stata da subito recintata, per evitare che l’enorme affluenza di bagnanti il giorno successivo, avrebbe calpestato a loro insaputa il nido. Altra fatalità avvenuta la mattina seguente, è stata la presenza di un bagnino esperto e biologo marino, Luca Ceolotto, che avendo capito da subito l’importanza dell’evento, ha informato i veterinari dell’università di Padova. Da quel momento la nidificazione è stata presidiata giorno e notte, da tutti i volontari animalisti e dai cittadini jesolani, per proteggerla e aspettare con gioia, il lieto evento accaduto la scorsa notte. Sulla zona inoltre, è stata installata una webcam del comune per trasmettere sul sito, 24 ore su 24, tutte le immagini nel corso di questi mesi, in modo da rendere tutti partecipi anche a distanza della schiusa, poiché la data precisa sarebbe dipesa dalla temperatura esterna e interna dell’ambiente. Così, quasi da calcoli ben fatti, mercoledì 15 settembre 2021, data da ricordare perché è il primo evento quasi unico nella storia, che le tartarughe Caretta Caretta, depongono le uova in un punto del nord dell’Adriatico così alto, finalmente qualcosa di speciale e di veramente emozionante è accaduto, sono nate le tartarughine. Il tratto di spiaggia dello stabilimento Casabianca, come per magia si è trasformato all’improvviso, in un grande reparto di maternità a cielo aperto, dove abbiamo assistito a un eccezionale pluriparto marino. Con un tam tam di messaggi e passaparola, in tanti hanno potuto assistere alla nascita delle piccole tartarughine, senza però poterne conoscere il sesso che si stabilirà in seguito, grazie allo studio dei resti che gli esperti troveranno dopo un sopralluogo a evento terminato e per studiarne i dati scientifici. Al momento si sono schiuse solo 9 uova e le piccole tartarughe subito dopo l’emersione dalla sabbia, sono state aiutate e seguite da esperti veterinari e dal Team del CERT – Cetacean strandings Emergency Response Team a raggiungere, il mare che le attendeva. Appena nate, come dei piccoli neonati, sono state pesate e riposte sulla sabbia in una specie di pista scavata per loro, con delle piccole barriere sempre di sabbia, per condurle senza distrazione e con orientamento, dritte verso la loro strada. Stremate le piccoline, per lo sforzo impiegato per uscire da un’altezza di circa 20 cm dal suolo e con solo 15 grammi di peso, sono state dirottate senza essere toccate, lungo il bagnasciuga e poi verso le acque del mare, questo perché a loro sfavore c’era anche la poca luce della luna che, un po’ velata dalle nuvole non favoriva la luce adatta per indicarle la via. Allora, i volontari hanno illuminato il loro percorso prima con una luce calda e poi con una di colore bianca, per simulare quella naturale della luna. Si sono vissuti momenti magici di meraviglia e di stupore nel vedere le sorprese che la natura ci riserva, specialmente in questo periodo storico, dove si ha bisogno di tanta speranza per ripartire da un momento difficile post covid. La natura è fantastica, nell’insegnarci sempre, che si può rinascere ovunque e in ogni momento. Grazie a quest’avvenimento eccezionale, un importante accordo è stato stretto tra il Presidente dell’Unionmare Veneto Alessandro Berton e Luigi Lazzaro, Presidente Legambiente Regione Veneto, che con il patrocinio della conferenza dei sindaci della costa della regione Veneto, hanno evidenziato il necessario ed essenziale interesse di tutti nel formare in modo professionale, il personale di spiaggia per la tutela dell’ambiente e delle persone. Eventi come questi accadono spesso e ovunque, ma non sempre si riesce a definirne l’importanza per le scarse conoscenze della materia. Le tartarughe depongono le uova nel luogo dove nascono e i posti sono infiniti e sconosciuti ma questo nido, ha aperto i confini delle collaborazioni tra le associazioni, i cittadini e le università, poiché anche l’aspetto scientifico diventa di primaria importanza su qualsiasi litorale balneare italiano accade e bisogna essere all’altezza di prendersene cura. Ora però, si aspettano le schiuse delle altre tartarughine che sono prossime a nascere e quindi la zona, continua a essere controllata. Al momento a Jesolo c’è tanto fervore e questo, è diventato l’argomento più discusso e interessante delle vacanze e nonostante sia settembre, le spiagge sono ancora affollate e la presenza dei giustificati curiosi è altissima. Fino a ieri, le domande ricorrenti erano come e quando sarebbero nate le piccole Carette, oggi invece si parla della gioia vissuta nell’aver visto questi essere animali, seguire l’istinto alla vita e spingersi verso il mare. Fantastico è stato l’aiuto umano, che con mani delicate, le ha indicato il percorso. Quest’occasione, ha visto unire le persone in una condivisione di momenti teneri con eccitazione, entusiasmo ma anche, con tantissimo rispetto delle regole. Si ringrazia la Regione del Veneto, Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po, il WWF Rovigo, il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e i cittadini che hanno riportato la segnalazione. Jesolo, ha scritto un nuovo capitolo di storia nella sua agenda balneare, che rimarrà impressa nella memoria di tanti e lunghe e durature, saranno sicuramente le collaborazioni tra enti e associazioni, che sono nate con un evento speciale come questo. Da parte nostra, non ci rimane che augurare tanta fortuna alle tartarughe!
A cura di Sabrina Abbrunzo
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