D’ora in poi, in via dei Tribunali, è gustabile l’originale prodotto
Se Napoli ha un cuore, questo è quello che al meglio sanno dimostrare tante, tantissime, persone come Maurizio Esposito e la moglie Fabiana Noviello, che unitamente ai loro figli Gennaro, Daniele, Luca e Roberta che li accompagnano nella conduzione dell’attività, del loro negozio “La Fattoria degli Esposti, in via dei Tribunali 57, Napoli” hanno voluto rinnovare ed offrire un innovativo loro prodotto come la “Varchetella”. Infatti questa originale “Varchetella”, un impasto frutto di antica sapienza, semplice e genuino a forma di barchetta, lievitato naturalmente si abbina una farcitura gourmet di fonduta alla birra con polpette e taralli sbriciolati, un tocco di classe che Maurizio Esposito ha poi declinato in altre varianti per assecondare tutti i gusti: pasta e patate, soffritto napoletano, salsicce e friarielli, fagioli alla messicana, fagioli e scarole e genovese, è stato proprio il motivo conduttore della serata dedicata al nuovo lancio innovativo de “La Fattoria degli Esposti”. Sopra al panino a barchetta, svuotato della sua mollica, e servito in packaging adeguato, sovrastano due vele di pane che oltre a guarnire la Varchetella, aiutano anche nella degustazione insieme ad una forchettina rigorosamente in legno. Dodici anni addietro, Maurizio, dopo aver lavorato nei più grandi panifici di Napoli, insieme alla moglie Fabiana, decise di aprire questo panificio e tarallificio. Dapprima, solo come laboratorio e forno per il pane adesso anche negozio aperto al pubblico take away, ma anche con saletta di degustazione, dove assaporare la produzione di taralli, dolci, biscotti, torte, pagnottiello napoletano ed altre bontà. L’attaccamento alla genuinità dei prodotti in tutta la produzione, ha fatto della fattoria degli Esposti, un punto di riferimento, ed una tappa dove gustare la tradizione napoletana, soprattutto per i tanti turisti assetati di napoletanità che passano in via dei Tribunali. Tante sono le bontà che propone questo negozio, dove Maurizio si diletta anche a fare sculture di pane, come una stupenda immagine della Madonna che abbiamo potuto ammirare ed apprezzare, per poi passare alle tante bontà commestibili come, prodotti da forno, biscotti plum cake, tarallini proposti in tantissimi gusti, dolci vari, pasticceria e tutti i tipi di panificazione con anche specialità uniche di panini ai cerali, mais, segale, farro, multigrano ed altre, tutte farine grezze senza aggiunta di 00. Vanto di Maurizio e Fabiana, è anche l’aver creato un lievito madre con l’albicocca per ottenere, con la fermentazione della frutta, un lievito dolciastro, così che, con un impasto fatto con po’ di farina su e fermentando la frutta 24 ore, si ottiene il lievito da questo composto, ma ci dice il maestro panificatore, ho dovuto ripetere il procedimento per 48 giorni per ottenere un lievito buono e valido. Altra bontà sono i biscotti della tradizione natalizia, con glassa al limone ed anche al cioccolato identificati all’epoca con tre nomi: “Figl ‘e zoccola”, “ ‘E serpetiell”, ed ancora più anticamente gli “arrotale e vinnele” (arrotolali e vendili), perché nel momento che è ancora nella pentola di frittura si incitava il tarallaio ad arrotolarlo e tirandolo fuori per vendere subito questo tarallo senza pepe. Erano questi i dolci dei poveri d’una volta che non potendosi permettere cassatina, pastiera o altro dolce più costoso si accontentavano di questi dolcetti che erano una bontà infinita, poi scemata per il lusso anche nei sapori autentici, distrutti dalla foga commerciale che aimè finalmente Maurizio Esposito è riuscito a salvare e riproporre. Subito dopo il taglio del nastro da parte di Maurizio e Fabiana, la grande folla che di solito affolla questa strada ed ancor più in questo periodo dedicato prossimamente al Santo Natale, visitando e scoprendo l’arte dei pastori artisticamente creati da grandi maestri del settore come Ferrigno, in via San Gregorio Armeno, proprio di fronte a “La Fattoria degli Esposti”, ha potuto gustare le eccezionali varchetelle offerte gratuitamente, per l’occasione, a tutti i passanti. Il successo della prima uscita e proposta della Varchetella, ha segnato una nuova attrazione per turisti e napoletani stessi e chiunque, d’ora in poi, andrà in questo tempio del Buon Gusto, tradizione d’antico, troverà l’opportunità di scegliere anche altre pietanze che l’innovazione di questa location propone. Perché a Maurizio, piace tanto cucinare e cucinare con la “C” maiuscola come la “Cucina della nonna”, quella autentica e vera passione del cuore, quel cuore di sincero napoletano autentico che esprime nel suo volto come tutta la sua famiglia. Una eccezionale famiglia, figlia di Napoli e che in un posto così turistico come quello di via dei Tribunali, riescono a proiettare tutto quello che un vero e buon napoletano sa esprimere. Tutti i piatti, che d’ora in poi troveremo in questo esercizio commerciale, quale innovazione aggiunta al precedente tipo di lavoro, potranno essere gustati o nella ispirante “varchetella” o anche in piatti biodegradabili in foglia di palma e forchetta in legno anch’essa biodegradabile, essendo un take away, ma dove la scelta non potendo essere in piatti di porcellana per il servizio, come meriterebbero queste pietanze, ha permesso di evitare piatti di carta o plastica. La serata, è stata ancor più una attrazione per la tanta gente che occasionalmente passava di li e si è voluta fermare curiosando e partecipando all’evento, anche per la presenza di personaggi storici dell’arte e del folclore napoletano. Personaggi che in questa emblematica strada della napoletanità di Napoli, sono soliti passare raffigurando Pulcinella, Totò, creando spettacoli improvvisati come fanno altri personaggi artisti di strada. Nel corso dell’evento dedicato alla Fattoria degli Esposti, il Pulcinella e Totò hanno alimentato l’attrazione per la kermesse dedicando, davanti al locale, un vero spettacolo ricco di successo per la briosità, l’allegria, la musicalità e l’Arte teatrale che questi soggetti, molti dei quali veramente unici e bravi, sanno offrire. Ad un evento, tanto singolare e rappresentativo per proiettare Napoli verso ulteriori altri confini di successo, nella affollatissima serata, non poteva mancare Gennaro ‘o masto d”a pizza, al secolo Gennaro D’Aria che con la sua fotocamera ha immortalato i momenti salienti della manifestazione.
A cura di Giuseppe De Girolamo