Bob Dylan compie oggi 80 anni e la festa globale parte dal Minnesota: a Duluth, dove il 24
maggio 1941 al St. Mary’s Hospital l’ex Robert Allen Zimmermann
emise primi vagiti, artisti locali hanno preso parte a un
festival che prevede anche un party nella casa dove il premio
Nobel per la Letteratura nel 2016 passo’ la sua prima infanzia.
Dylan visse a Duluth solo sei anni prima di trasferirsi con
la famiglia a Hibbing, dove i festeggiamenti sono proseguiti con
la proclamazione da parte della contea di un intero anno di
eventi dedicati al musicista-poeta e la posa della prima pietra
di un monumento in suo onore. Aggiungendosi ai circa 100
corsi universitari in “dylanologia” e alle migliaia di libri
scritti su di lui, nuovi podcast hanno celebrato oggi la figura
e l’arte dell’autore di canzoni iconiche come “Mr. Tambourine
Man” e “Blowing in the Wind”, tra cui una serie della Bbc, “It
Ain’t Me You’re looking For: Bob Dylan at 80”, e in Italia su
Radio Rai una programmazione che si e’ snodata attraverso tutte
le reti del gruppo.
Da New York, dove Dylan si trasferi’ nel 1961 per cantare nei
locali fumosi del Village e dove la radio della Fordham
University ha mandato in onda oggi 80 canzoni nell’arco delle 24
ore, si passa a Tivoli non lontano da Woodstock dove Bob abito’
negli anni Sessanta e dove due week end di musica hanno come
ospite d’onore Patti Smith. Infine Tulsa, in Oklahoma, dove il
prossimo anno saranno finalmente accessibili gli archivi
acquistati cinque anni fa dal miliardario del petrolio George
Kaiser.
In attesa dell’apertura del nuovo Bob Dylan Centre a pochi
passi dall’analogo istituto dedicato a Woody Guthrie, questo
fine settimana il Tulsa University Institute for Bob Dylan
Studies ha radunato 50 tra i massimi “dylanologi” per seminari e
conferenze virtuali tra cui una sessione su Dylan in Italia.
Intitolato “Macchine da scrivere, Muse e Musei” il panel
condotto da Mario Gerolamo Mossa dell’Universita’ di Pisa, Fabio
Fantuzzi di Roma Tre e Valentina Vetri dell’Universita’ di
Bologna, ha esplorato l’interesse di Dylan per la storia e la
cultura italiana attraverso canzoni come “Early Roman Kings’ e
“When I Paint My Masterpiece”.
Elusivo come sempre, il festeggiato ha schivato le luci della
ribalta anche se qualche giorno fa, a sorpresa, e’ stato
avvistato e fotografato per la prima volta in un decennio mentre
andava in giro per commissioni a Santa Monica. Maglietta blu su
pantaloni neri, stivali da moto e occhiali da sole “aviator”,
Dylan e’ sceso da un modesto pickup Toyota. “Aveva un anello al
dito che sembrava una fede nuziale”, ha scritto il “Daily Mail”
che ha pubblicato in esclusiva gli scatti ipotizzando una nuova
unione dopo il divorzio dalla seconda moglie Carolyn Dennis nel
1992.