Il 13 maggio 2024, alle 19:27, il mio corpo ha ceduto con ben tre mesi di anticipo, e il mio bambino è dovuto venire al mondo. Luigi, per gli amici Chicco, è nato a sole 26 settimane, pesando appena 860 grammi. Dopo pochi giorni, il suo peso è sceso a 720 grammi. La paura, il terrore e la preoccupazione erano gli unici sentimenti che riuscivo a provare. Ma per fortuna, ho partorito al Fatebenefratelli, dove un’equipe meravigliosa di angeli custodi con una divisa molto carina, capitanati dal grande primario Pino De Bernardo, affiancato da medici straordinari, si sono presi cura di noi con le migliori tecniche all’avanguardia e hanno salvato il mio piccolo tesoro.
Non poter avere accanto mio figlio era doloroso, ma sapere che era con loro mi ha tranquillizzato tanto. Ogni giorno era un nuovo giorno, un’incognita. Non si sapeva se questo momento sarebbe mai arrivato. Ma grazie a questi medici e infermieri strepitosi, mio figlio ha vinto! Grazie ancora a voi, professionisti eccellenti, persone dal cuore grande. A voi va tutta la mia gratitudine. Vi vogliamo bene tanto, sarete per sempre nei nostri cuori.
Naturalmente, un grazie di cuore va esteso al professor Piero Iacobelli, primario di ginecologia e ostetricia, alla direttrice sanitaria, dottoressa Mariarosaria Iannuzzo, al padre superiore Fra Gerardo Dauria e a tutto il personale di questo magnifico ospedale. Grazie di esistere.
L’inizio di una nuova vita
La nascita prematura di Chicco ha sconvolto le nostre vite. Ogni giorno trascorso in terapia intensiva neonatale era una battaglia, un mix di speranza e timore. La sua fragilità ci ricordava quanto la vita sia preziosa e delicata. Ogni grammo guadagnato era una vittoria, ogni respiro un dono. Gli occhi pieni di dolcezza e forza di Luigi ci hanno dato il coraggio di andare avanti, giorno dopo giorno.
La forza di una squadra eccezionale
Non possiamo dimenticare il sostegno inestimabile del personale del Fatebenefratelli. I medici e gli infermieri hanno dimostrato una dedizione fuori dal comune, non solo con le loro competenze professionali, ma anche con un’umanità e una compassione che hanno riscaldato i nostri cuori nei momenti più bui. La loro presenza costante e rassicurante è stata un faro di speranza. Ogni sorriso, ogni parola di incoraggiamento, ogni gesto di cura ha fatto la differenza.
Un futuro luminoso
Oggi, guardiamo al futuro con gratitudine e speranza. Chicco è il nostro piccolo guerriero, un simbolo di resistenza e coraggio. La strada è ancora lunga, ma siamo certi che, con l’amore e il sostegno delle persone straordinarie che abbiamo incontrato, tutto sarà possibile. Ringraziamo Dio per aver messo sulla nostra strada questi angeli in camice, e non vediamo l’ora di raccontare a Chicco, un giorno, di tutte le persone meravigliose che hanno lottato al suo fianco fin dal primo respiro.
Conclusione
Questo racconto è un tributo a tutte le famiglie che affrontano la nascita prematura, ai professionisti della salute che combattono ogni giorno per salvare vite, e a tutti coloro che, con cuore e dedizione, fanno la differenza. Grazie, dal profondo del nostro cuore, per essere stati i nostri angeli custodi. Vi porteremo sempre con noi, nel nostro cammino e nei nostri ricordi.
M.O