Ci sarebbero motivi passionali, e non una lite per viabilita’ come riferito in un primo momento da
un testimone, dietro l’aggressione al giovane di 21 anni,
avvenuta lo scorso 20 settembre a Sant’Antimo, in provincia di
Napoli. La vittima avrebbe chiesto ad uno dei tre giovani
fermati ieri dai carabinieri di non importunare piu’ la sua
ragazza. Un richiamo non gradito. Quindi sarebbe stata
organizzata subito una spedizione punitiva nei confronti di
Gaetano Barbuto Ferraiuolo. I tre pochi minuti dopo lo hanno
raggiunto e picchiato. Poi gli hanno esploso contro diversi
colpi di arma da fuoco. Forse – ma si tratta di un elemento
ancora in corso di accertamento – esplosi con due pistole
diverse.
Quindi si sarebbero allontanati, lasciando la vittima a terra in
una pozza di sangue. Per giorni i carabinieri della Compagnia di
Giugliano, diretti dal capitano Andrea Coratza, hanno lavorato
per mettere insieme gli elementi utili ad identificare i
presunti responsabili. La vittima, a seguito dell’aggressione,
ha perso entrambi gli arti inferiori.