A Napoli, in piazza del Plebiscito, aprira’ Palazzo Salerno, sede del Comando Forze operative del Sud,
costruito nel 1775, con due giardini che offrono una vista mozzafiato sul golfo. Ma le aperture spettacolari delle Giornate di primavera del Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano sabato 25 e domenica 26 marzo continuano a stupire: anche nella 31/a edizione saranno aperte oltre 750 “chicche” che non riguarderanno solo le big tra le citta’ d’arte, ma – grazie al lavoro indefesso di 7.500 volontari e 15.000 apprendisti ciceroni – ben 400 citta’ in 20 regioni. Un esempio e’ lo scenografico convento di Sant’Angelo, a Ocre nell’Aquilano, aggrappato scenograficamente su uno sperone roccioso sulla valle dell’Aterno. O le 625 Fosse Granarie di Cerignola nel Foggiano, ultimo esempio in Capitanata di una
modalita’ di conservazione del grano attestata dal 1225. E ancora in Sardegna l’ex Carcere La Rotunda a Tempio Pausania, attivo dal 1847 al 2012 e caratterizzato dalla struttura circolare che
permetteva un rigido controllo dei detenuti.
Insomma un’offerta variegata e unica che comprende ville,
chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche,
edifici di archeologia industriale, collezioni d’arte,
biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e
laboratori artigiani, e poi parchi, aree naturalistiche,
giardini e borghi. Su www.giornatefai.it l’elenco completo.
“Aristotele – dice il ministro Gennaro Sangiuliano – dice che
mentre tutti gli esseri viventi hanno un habitat, l’acqua per i
pesci, l’aria per gli uccelli. L’habitat degli esseri umani e’
quello che noi abbiamo costruito in secoli di storia. E’ lo
storicismo del valore dei beni. Ognuno ha la sua identita’ e
ognuno ha il dovere di coltivarla. E in tutti questi luoghi che
voi aprite e fate conoscere ci sono delle storie che sono delle
identita’ “. E aggiunge con orgoglio: “Sono stato un grande
fruitore delle Giornate del Fai e tornero’ a visitare alcuni di
questi luoghi. Rivendico poi il fatto di aver promosso e dato
spazio a questi eventi anche come giornalista e direttore mentre
non tutti lo hanno fatto”. Il ministro ha poi sottolineato come
si stia “lavorando a decine di interventi di valorizzazione con
il Pnrr e altri stanziamenti sbloccando risorse ferme e
inutilizzate”.
“In questi 31 anni di esistenza – ha detto il presidente del
Fai Marco Magnifico alla presentazione al Mic con il ministro
Gennaro Sangiuliano – le Giornate del Fai hanno scritto una
sorta di enciclopedia spontanea dei beni culturali italiani che
a tutti gli effetti si e’ aggiunta a quella ufficiale per narrare
lo smisurato patrimonio storico, artistico e paesaggistico
italiano”.
Magnifico ha poi ricordato i grandi numeri del Fai dalla
prima edizione del 1993 al 2022: quasi 12 milioni di visitatori
su 14.790 luoghi aperti in 6.400 citta’ grazie al lavoro di oltre
150.000 volontari e 344.560 apprendisti ciceroni. Il record di
presenze c’e’ stato nel 2019, 770.000.
Tra le aperture piu’ curiose, il Centro culturale Ikeda per la
pace a Corsico nel Milan, il piu’ grande centro buddista
d’Europa, a Ercolano il Real Osservatorio Vesuviano, il piu’
antico osservatorio vulcanologico del mondo, fondato nel 1841 e
a Palermo, l’Aula Bunker dell’Ucciardone, costruita nel 1985-86
all’interno del carcere per ospitare il Maxiprocesso. Il Fai non
dimentica la fragilita’ del nostro Paese: alcune visite
riguarderanno luoghi colpiti da calamita’ naturali, come Vajont
(borgo nato alla fine degli anni ’60 per accogliere gli abitanti
della valle colpiti dalla tragedia, di cui ricorre il 60/o
anniversario) e nelle Marche Tolentino (con il grandioso
complesso della Basilica di San Nicola, danneggiato dal sisma
del 2016) e Barbara (Ancona), nel territorio dell’alluvione del
fiume Misa.
Le Giornate Fai di Primavera chiudono la Settimana Rai
dedicata ai Beni Culturali in collaborazione con il Fai. Dal 20
al 26 marzo la Rai sara’ nuovamente in prima linea a sostegno del
Fai con tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso
RaiPlay per creare un racconto corale che mettera’ al centro la
bellezza e la sostenibilita’ del nostro patrimonio artistico e
paesaggistico.