La Giornata Mondiale della Poesia, proclamata dall’UNESCO nel 1999, viene celebrata dal
Centro culturale di Belgrado con l’omonimo festival che riunisce
autori di vari paesi portando alla capitale serba le novita’
della scena letteraria europea e mondiale. L’edizione di
quest’anno, curata dalla poetessa e drammaturga Maša Seničić, si
svolge dal 21 al 23 marzo in modalita’ online ed e’ intitolata
“Carta sasso sasso”.L’Istituto Italiano di Cultura (IIC) di
Belgrado presenta tre giovani poetesse italiane, Giulia Martini,
Alma Spina e Beatrice Cristalli, le cui poesie per l’occasione
vengono per la prima volta tradotte in serbo. I video con le
loro letture sottotitolati in serbo saranno pubblicati sui
canali online del Centro culturale di Belgrado (YouTube,
Facebook, Instagram) e dell’IIC Belgrado (sito web, YouTube,
Facebook, Twitter, Instagram) da domenica 21 a martedi’ 23 marzo.
Giulia Martini, una delle voci piu’ sapienti e originali tra i
giovani poeti nati negli anni ’90,e’ nata a Pistoia e vive a
Firenze, dove si e’ laureata in Letteratura italiana
contemporanea con una tesi su “Pigre divinita’ e pigra sorte” di
Patrizia Cavalli. Ha esordito nel 2015 raccogliendo trentotto
componimenti sotto il titolo “Manuale d’Istruzioni” (Gruppo
Albatros Il Filo). Sue poesie sono comparse su varie riviste e
antologie. A giugno 2018 e’ uscita la sua seconda raccolta di
testi poetici, “Coppie minime” (Interno Poesia), vincitrice del
Premio Ceppo Under 35. Sempre per Interno Poesia ha curato
l’antologia “Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90”, il cui
primo volume e’ stato stampato a marzo 2019.Alcuni inediti sono
usciti sulla rivista “Paragone Letteratura “, fondata da Roberto
Longhi. Alma Spina nasce a Savona nel 1991. Dopo gli studi
classici, si laurea in Discipline dell’Arte, della Musica e
dello Spettacolo all’Universita’ degli Studi di Torino. Nel 2013
vince il Premio di Poesia “Anselmo Spiga”.La sua opera prima,
pubblicata nel 2018, s’intitola “Rovi”. Sue poesie sono state
pubblicate nell’antologia “Maternita’ marina” (Terra d’ulivi
edizioni, 2020) nonche’ su numerosi siti e riviste, tra cui
“Neutopia -Rivista del possibile”, “Rapsodia”, “Argo -Poesia del
nostro tempo”. Beatrice Cristalli e’ laureata in Stilistica del
testo presso l’Universita’ degli Studi di Milano. Ha scritto per
diverse testate letterarie italiane, quali Il Tascabile,
Doppiozero, Cultora e Cultweek. Per Treccani.it ha condotto
indagini a puntate sulla critica letteraria del web, sulla
poesia contemporanea e sulle realta’ poetiche e artistiche al
femminile. Un suo saggio su Mario Luzi e’ presente nella raccolta
saggistica dal titolo “Un’idea di poesia. L’officina dei poeti
in Italia nel secondo Novecento”, a cura di Laura Neri (Mimesis,
2018). Ha curato un saggio critico dal titolo “L’«invenzione»
della colpa. L’antropologia leopardiana tra Zibaldone e Operette
morali” (Franco Cesati, 2019). “Tre di uno” e’ la sua prima opera
in versi (Interno Poesia, 2018).