Volano i consumi di birra in Italia con +20% trainati dalle alte temperature, dalla ricerca di
refrigerio e dall’estate che moltiplica le uscite e la voglia di
stare insieme. E’ quanto emerge dal monitoraggio della
Coldiretti sui consumi estivi fra le aziende del settore in
occasione della Giornata internazionale della birra che si
festeggia in tutti i continenti.
I consumi di birra in Italia sono destinati quest’anno – spiega
Coldiretti – a superare il record storico di oltre 35 litri pro
capite per un totale di 2 miliardi di litri in un 2022 che si
classifica fino ad ora in Italia come l’anno piu’ caldo di sempre
con una temperatura addirittura superiore di +0,98 gradi
rispetto alla media storica, secondo l’analisi della Coldiretti
relativa ai primi sette mesi dell’anno su dati Isac Cnr, che
effettua rilevazioni in Italia dal 1800.
A fare da traino – continua la Coldiretti – sono le birre
artigianali realizzate con l’utilizzo di ingredienti particolari
o realizzate senza pastorizzazione e microfiltrazione per
esaltare la naturalita’ di un prodotto apprezzato da tutte le
fasce di eta’ , con i giovani che sempre piu’ cercano la
degustazione di qualita’ piu’ che di quantita’ . Quasi con 2 boccali
su 3 che riempiti con produzioni nazionali, secondo il Consorzio
della birra italiana nato con l’appoggio di Coldiretti per
rappresentare il meglio delle produzioni artigianali della
penisola.
La scelta della birra come bevanda – continua Coldiretti – e’
diventato negli anni sempre piu’ raffinato e consapevole con
specialita’ altamente distintive e varieta’ particolari
Si tratta di produzioni molto spesso realizzate da giovani con
profonde innovazioni come – continua Coldiretti – la
certificazione d’origine a chilometro zero, il legame diretto
con le aziende agricole, la produzione di specialita’ altamente
distintive o forme distributive innovative come i “brewpub” o
l’apertura di banchi presso i mercati degli agricoltori di
Campagna Amica.
Il settore della birra vale 9,5 miliardi di euro in Italia con
l’intera filiera dal campo alla tavola che genera – sottolinea
Coldiretti – circa 140mila posti di lavoro a livello nazionale.