Lunedì 14 novembre 2022, giornata mondiale del diabete. Istituita nel 1991 dall’International Diabete Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, una giornata per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete, sulla sua prevenzione e gestione. Con gli specialisti diabetologi del Centro Aid Assistenza Italiana Diabetici Sri di Caserta, sito in via Roma 20, ecco un focus per cercare di approfondire una malattia che riguarda tante, tantissime persone in Italia e nel mondo. Tanti passi avanti sono stati fatti per la cura di questa malattia cronica, la ricerca avanza ma il primo tema da affrontare è quello dell’educazione: «II tema di quest’anno è l’educazione sanitaria finalizzata affinchè tutte le persone possano accedere alle cure in maniera uguale. In realtà quello che noi del settore cerchiamo di fare, da sempre, è educare sia il paziente alla gestione della malattia che la sua famigli a conoscerla e, in alcuni casi, imparare a prevenirla. Un mix tra educazione e prevenzione, dove l’educazione a un corretto stile di vita è fondamentale. Può succedere, infatti che i figli di persone affette da diabete poi diventino loro stessi diabetici, questo ci ha spinti a rendere molto forte il nostro impegno ad educare i pazienti e anche le loro famiglie a un corretto stile di vita attenendosi sia ad un’alimentazione corretta che sensibilizzandoli a regolare esercizio fisico. Il tema di quest’anno,
quindi, lo sentiamo in maniera forte». PREVENZIONE I sintomi? Come accorgersi di essere affetti da diabete? Ini- ziamo nel dire che abbiamo diverse tipologie di diabete, sostanzialmente il diabete m e II ito tipo 1 esordisce spesso durante l’infanzia e l’adolescenza, anche se può manifestarsi anche in età adulta e diabete di tipo-2 compare più spesso in adulto o anziano, dopo i 35-40 anni. Negli anni si è assistito ad aumento delle diagnosi di diabete tipo 2 nei giovani adulti e adolescenti. Questa aumentata incidenza è in rapporto, soprattutto, all’aumento dell’obesità, un grave problema nelle fasce d’età più giovani. Quali segni per la diagnosi? I diabetologi del Centro Aid spiegano: «Quando parliamo di diabete, di tipo-2 tra i giovani la maggior parte delle volte si tratta di ragazzi con familiarità per diabete genitori nonni etc, spesso obesi o in sovrappeso. Nella loro storia si rileva uno stile di vita non corretto, errate abitudini alimentari, cibi grassi, fritti, poca verdura o frutta etc, mancanza di esercizio fisico o lunghe ore passate al computer o alla Play Station, Queste condizioni che determinano un aumento di peso in associazione alla familiarità possono creare delle condizioni favorenti la comparsa del diabete. Una condizione che di frequente si riscontra è, nelle giovani adolescenti sempre sovrappeso o obese, la difficoltà alla perdita di peso e le irregolarità del ciclo mestruale. Queste ultime alla valutazione diabetologica, risultano affette da sindrome da insulinoresistenza. Questa è la condizione di base che può condurre, se non affrontata in modo corretto, alla manifesta zione del diabete. Per questo bisogna spingere i giovani a un corretto stile di vita e soprattutto a praticare attività fisica con regolarità perché in questo modo si possono controllare quella cause ambientali – obesità e sedenteraietà- che aggiunte alla predisposizione genetica possono favorire il manifestarsi della malattia conclamata. Quindi, ribadiscono, il tema dell’educazione e della diffusione della conoscenza risulta estremamente attuale. Quello della prevenzione, tra l’altro, può essere un discorso che può iniziare molto precocemente nella vita di una persona con familiarità per diabete mellito.
