Lo rilevano le principali associazioni italiane impegnate nella lotta alla malattia, in occasione della Giornata mondiale del diabete, che quest’anno celebra anche i cento anni dalla scoperta dell’insulina, evidenziando che i casi di diabete stanno aumentando in Italia, dove attualmente sono 4,2 milioni le persone con la malattia, e il fenomeno è accentuato nelle regioni meridionali, mentre ovunque è ancora aperto il problema dell’accesso alle cure, indicato come tema chiave per il triennio 2021/2023 dalla Federazione Internazionale del Diabete (Idf). Per la Giornata stata scelta la data dei 14 novembre, giorno della nascita del fisiologo canadese Frederick Grant Banting, che nel 1921 scoprì l’insulina con Charles Herbert Best. A rilevare l’aumento della malattia in particolare nelle regioni meridionali è la Società Italiana Metabolismo, Diabete, Obesità (Simdo), che in una nota segnala “dati in forte aumento in Italia e in particolar modo al Sud, in Sicilia, Campania, Puglia per via della diffusa obesità'” e rileva che “già alla diagnosi un 33% dei pazienti ha sviluppato patologie cardiovascolari”. La Simdo osserva che “non aumentano solo i casi di diabete mellita, quello di tipo 2 legato all’obesità, ma sono in aumento anche quelli nei bambini soprattutto nelle zone in cui le condizioni socio economico culturali sono meno elevate”. A segnalare il problema dell’accesso alle cure è Diabete Italia onius, che ha scelto per la Giornata lo slogan “Accesso alle cure. Se non ora quando” per segnalare le difficoltà, per i pazienti, ad avere farmaci e terapie innovative, dispositivi tecnologici, accanto a supporto psicologico, accesso a stili di vita salutari, attività fisica e sana alimentazione. L’indagine della società Iqvia promossa dall’azienda farmaceutica Sa” nofi in occasione della Giornata indica che “se nel primo semestre 2021 le nuove diagnosi hanno recuperato il ritardo registrato durante il lockdown 2020 e hanno superato i livelli precedenti alla pandemia, resta allarmante la contrazione del numero delle richieste di visita specialistica