Nell’ambito della Giornata della Memoria. A partire dal «Concerto della Memoria» al San Carlo, dalle ore 20.30, che vede direttore del Coro Marco Faelli. Sul palco del Massimo al pianoforte Alexandra Brucher e Vincenzo Caruso. Già CULTURA 1in mattinata, il Maschio Angioino e la Biblioteca Comunale faranno da scenario a varie attività; infatti la Sala dei Baroni di Castel Nuovo accoglierà, dalle 10, la sesta edizione di «Memoriae» con la cerimonia di consegna delle Stelle di David, cui seguirà la serie di letture intitolata «Io c’ero…io ci sono» dalle ore 18.30 (voci narranti di Paolo Cresta, Giancarlo De Simone, Patrizia Di Martino, Chiara Pirro, Sasà Trapanese) con il concerto finale di Marco Zurzolo, «Entartete musica e altre storie». Intanto, la I Municipalità ha invitato oggi il filosofo Aldo Masullo a tenere una riflessione su: «L’ Europa sospesa tra dolorose memorie, pericoli presenti e politica per la pace» nella sede di piazza Santa Maria degli Angeli. Ancora la Federico II presenterà dalle ore 9.30 «Auschwitz e la crisi dell’identità europea» al dipartimento di Giurisprudenza la lectio magistralis di Pier Paolo Portinaro su «La memoria dei genocidi», dopo i saluti del rettore Gaetano Manfredi, Lucio De Giovanni, Pierluigi Campagnano, Umberto Piperno, Luisa Franzese, Lorenzo Chieffi, Claudio Buccelli, Emilia D’Antuono e le testimonianze di Rosetta Loy con le conclusioni di Giuseppe Lissa, nel pomeriggio la tavola rotonda dal titolo «(R)esistere ancora. Memoria del male. Volti del bene», con Carlo Saletti, Gloria Chianese, Giuseppe Di Vittorio, Andrea Patroni Griffi e Barbara De Rosa.

I sopravvissuti mercoledì
Memoria anche mercoledì 28 con Paul Schreiner che presenta il suo «Memorie della shoah in Croazia» con le testimonianze dirette di tre sopravvissuti. Appuntamento alle 16.30 al Palazzo delle Poste in piazza Matteotti. A discuterne con l’autore: Suzana Glavaš, curatrice dell’opera. Modera: Nico Pirozzi. «Il libro è la voce dell’intimità di tre membri della rinomata famiglia di imprenditori Schreiner, i quali hanno trovato la forza e il senso del dovere, nei confronti dei posteri, per riferire, attraverso la memoria della mente e del cuore, la messa in atto delle leggi razziali contro gli ebrei, sul suolo della Croazia di Ante Pavelić».

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