E’ stato inaugurato nella Reggia di Caserta, il primo Baby Pit Stop Unicef all’interno di un museo italiano. Un’area attrezzata per l’allattamento piena di giochi, colori, poltroncine e soprattutto fasciatoi, ubicata in un luogo caserta-1prestigioso, ovvero la saletta attigua alla prima Retrostanza dell’Ottocento nei pressi della Sala del Trono; per agevolare le mamme ci sara’ una segnaletica con sagome di donne realizzate dai ragazzi dell’Istituto d’Arte Don Gnocchi di Maddaloni e delle girandole di tutti i colori, fatte dagli studenti di 200 scuole del Casertano, che tracceranno un percorso lungo gli scaloni della Reggia verso il Baby Pit Stop. L’iniziativa e’ stata organizzata dall’Unicef d’intesa con l’Asl e la Reggia di Caserta e in partnership con il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, che ha sede nel complesso vanvitelliano patrimonio dell’Unesco. Tra le madri intervenute come ospiti una di nazionalita’ senegalese, indiana, americana, e c’era Francesca Castelli, la mamma di Biella divenuta nota alla cronaca dopo essere stata allontanata due mesi fa da un ufficio pubblico mentre stava
allattando il figlio; la Castelli e’ arrivata con il marito e i due figli. “Allattare i bambini – ha detto – e’ fondamentale anche se ci sono ancora donne che purtroppo ricevono dei rifiuti. Per questo l’iniziativa di oggi e’ importante, in quanto lancia un messaggio che va nella direzione dell’apertura e della comprensione verso le mamme e le famiglie”. “Questa sala – ha spiegato il direttore della Reggia Mauro Felicori – e’ frutto di una importante sinergia tra l’Unicef e il nostro servizio di accoglienza il cui obiettivo e’ avere un Museo piu’ adatto alle esigenze dei visitatori, come sono le mamme e i papa’; avere un luogo in cui allattare e cambiare pannolini vuol dire svolgere un servizio pubblico nel contesto di rinascita della Reggia. Oggi per il Museo e’ grande passo avanti”