Alzi la mano chi non vorrebbe avere 60 anni con il felice mix di giovinezza e maturita’ di George
Clooney (che arriva domani alla fatidica data) o chi non
vorrebbe averlo al fianco come marito e padre consapevole. Per
lui, capace come pochi di gestire insieme una vita privata al
riparo dal gossip e un’attivita’ professionale frenetica (attore,
regista, produttore, imprenditore, e sempre con successo) il 6
maggio sara’ probabilmente un giorno come un altro, ma per tutti
i suoi fan e’ un compleanno perfino difficile da credere:
nonostante i capelli da volpe argentata e una saggezza da
“grande capo”, George Timothy Clooney, un kentuckiano
dall’anima europea, rimane pur sempre il giovane rubacuori
“Doug” Ross di “E.R.”, lo spavaldo malandrino di “Ocean’s
Eleven”, l’atletico agente segreto di “Syriana”, il felpato
testimonial del caffe’ globale.
Nato a Lexington nel 1961, cresciuto in una famiglia legata a
filo doppio con lo spettacolo (il padre era un conduttore
televisivo, la madre una stellina dei concorsi di bellezza, lo
zio il celebre attore Jose’ Ferrer), George ha nelle vene sangue
inglese, irlandese, tedesco: un vero esemplare dell’americano
“Wasp”, anche se poi ha sempre combattuto il razzismo
strisciante di questo tipo di formazione. Da ragazzo ha studiato
tra Cincinnati (Oahio) e Augusta (Kentucky). Nonostante non si
sia mai laureato, ha sempre avuto buoni voti a scuola per i suoi
successi come giocatore di basket baseball, sport in cui ha
accarezzato anche il sogno di un contratto da professionista.
Invece il provino non ebbe un buon esito, proprio come quello
per un ruolo in “Thelma e Louise” che lo avrebbe fatto emergere
dall’anonimato delle prime serie tv in cui aveva trovato spazio.
Il regista, Ridley Scott, lo convoco’ ben 5 volte ma alla fine
diede la parte all’altrettanto sconosciuto Brad Pitt: ironia
della sorte, da allora i due sono rimasti i migliori amici e in
coppia garantiscono in partenza il successo di un film. Era il
1991 e George Clooney aveva gia’ alle spalle una dozzina d’anni
di gavetta, ma anche la prima occasione fortunata, una serie tv
con Elliot Gould curiosamente intitolata “E/R” del 1984, era
passata inosservata.
Il vero colpo di fortuna arriva invece nel 1994 ed e’ la serie
tv della NBC “E.R. – medici in prima linea” che proseguira’ con
audience mondiale per 15 stagioni fino al 1999. Niente a che
vedere con il lavoro precedente dal titolo quasi uguale. Questa
volta la scrittura e’ di Michael Crichton, medico e scrittore,
autentico Re Mida del box office e qui autobiografico nel
rievocare la vita quotidiana di una Emergency Room di Chicago.
Clooney, fedele al suo personaggio dalla prima all’ultima
stagione, ne esce con la qualifica di “uomo piu’ sexy del mondo”
(per la rivista People), una strada spianata per Hollywood, dove
nel frattempo e’ diventato amico e socio di Steven Soderbergh. I
due progettano insieme prima “Out of Sight” (1996) e poi
“Ocean’s Eleven” (2001) sbancando il box office.
Ma alla fine degli anni ’90 Clooney e’ gia’ diventato un
“valore sicuro” per i produttori grazie a titoli mainstream come
“Batman & Robin”(e’ il sesto attore a vestire i panni dell’uomo
pipistrello) e film per cinefili come quelli ideati insieme ai
Fratelli Cohen (“Fratello dove sei?”, 2000). Ha recitato con il
guru americano Terrence Malick (“La sottile linea rossa”), fatto
coppia sullo schermo con Michelle Pfeiffer e Nicole Kidman. I
tre sono tanto amici che, alla festa per i 40 anni dell’attore,
le due donne scommettono 10.000 dollari a testa sul fatto che lo
“scapolo d’oro” trovera’ moglie contro le sue previsioni. Dieci
anni dopo Clooney (all’epoca ancora scapolo) restituira’ gli
assegni rilanciando la posta. Mal glien’e’ incolto visto che nel
2013 comincia a frequentare la bella avvocatessa Amal Alamuddin
che sposera’ nel 2014 (officiante italiano Walter Veltroni) e con
cui nel 2017 ha avuto due gemelli. Una coppia che ha sempre
fatto sognare Hollywood e non solo: il fascino di George e Amal
ha spinto alcuni a ipotizzare anche una loro scalata alla Casa
Bianca, visto il loro impegno sul fronte sociale e politico.
Clooney si e’ schierato a piu’ riprese con Hillary Clinton e
contro Donald Trump, Alamuddin e’ scesa in campo contro l’ex
presidente in nome dei diritti umani. “Per me sposare Amal – ha
ribadito ancora di recente Clooney – e’ stato come vincere al
jackpot e la lunga pausa del lockdown, pur con tutte le sue
difficolta’ , ci ha reso ancora piu’ uniti e piu’ forti. Fare il
marito e il padre e’ meglio che vincere l’Oscar”.
Di questo Clooney ha una certa esperienza con sette
nomination e due vittorie: una come attore co/protagonista per
“Syriana” (sua anche la regia) e l’altra sul gradino piu’ alto
del podio come produttore di “Argo” diretto da un attore passato
come lui dall’altra parte della cinepresa, Ben Affleck. Come
regista Clooney e’ molto stimato e tutti i suoi film (sette in
tutto piu’ la miniserie “Comma 22”) hanno avuto buone critiche,
anche se nessuno ha battuto il suo formidabile “Good Night and
Good Luck” del 2005. Ma da attore resta soprattutto un divo e
nel 2022 fara’ di nuovo coppia con Julia Roberts nel melodramma
romantico “Ticket to Paradise” girato in Australia e fermato
temporaneamente dal Covid.