Ho ripreso a fare il giornalista e lo faccio con grande entusiasmo. A settembre ho chiamato Mondadori e ho detto: guardate che Trump vincerà

Lo ha detto Gennaro Sangiuliano aprendo la presentazione del suo libro “Trump, la rivincita” in un gremito teatro Sannazaro in via Chiaia.

Con lui sul palco il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, la giornalista esperta di Esteri Giovanna Botteri e il presidente dell’associaizone Polo Sud Amedeo Laboccetta. A moderare il dibattito il direttore del “Mattino” Roberto Napoletano che ha evidenziato il ruolo di Sangiuliano, da ministro della Cultura, per «riscoprire il tesoro a cielo aperto di Napoli, in un sistema istituzionale di collaborazione tra Governo e amministrazioni anche di colore politico diverso che fanno le cose».

Un tema evidenziato anche dal sindaco: «Crediamo in una politica fatta di dialogo e non di conflitto. Si può partire da strade molto diverse ma serve rispetto reciproco e tenere al centro il bene della comunità».

A sorpresa in sala è arrivata anche Arianna Meloni, sorella della premier.

«C’è uno scontro di due concezioni, scontro epocale e storico di questo momento. Io condanno l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin, però dico attenzione: la Russia per storia, per appartenenza e per religione cristiana, è un potenziale alleato dell’Occidente, non soltanto è europea da un punto di vista geografico perché l’Europa va da Lisbona fino agli Urali, ma c’è un senso storico» ha poi detto Sangiuliano nell’intervento riguardante il suo libro. «C’è una comunanza e una base storica. Il nostro avversario, e Trump lo sa bene, è la Cina. Biden ha fatto delle cose ottime però poi ha perso perché non ha saputo parlare alle coscienze, la vittoria di Trump ci rimarca una volta di più la distanza che si è creata nel mondo occidentale tra la gente comune e delle elite micro ristrette che abitano nelle cosiddette ztl e pensano di poter dettare un orientamento prevalente, una pedagogia dell’essere, insegnando quotidianamente come devi essere, pensare, vestire e mangiare. Questo è stato respinto, perché la gente vuole essere libera», ha concluso Sangiuliano.

 

fonte il Mattino