Una raccolta firme, per ora cartacea ma pronta a partire anche sul web. Ma anche un gazebo in piazza e locandine esposte all’interno dei negozi del quartiere. Sono le iniziative di una battaglia che dura ormai da due anni. È quella portata avanti dal comitato «giovani delle Fontanelle» che ieri ha avviato la raccolta firme per la petizione da presentare all’amministrazione comunale. La richiesta è quella di una riapertura dello storico cimitero delle Fontanelle chiuso ormai da due anni, II consiglio comunale si è attivato con un ordine del giorno, proposto dal consigliere Fulvio Fucilo, approvato all’unanimità nell’ultima seduta del 26 gennaio. L’amministrazione, attraverso l’assessore al Turismo Teresa Armato, assicura di avere tra le sue priorità la riapertura del cimitero. «Sin dal nostro insediamento abbiamo lavorato per questo obiettivo, Non è soltanto un’attrazione culturale, ma anche un luogo con cui tutti i napoletani hanno un rapporto speciale. Inoltre è un polo fondamentale per il quartiere, per la sua microeconomia e per il suo sviluppo», dice l’assessore. Il cimitero fu chiuso poco prima del primo lockdown per problemi idrogeologici e non è mai stato riaperto. «Il primo monitoraggio effettuato dall’assessorato alle Infrastrutture ha avuto un esito confortante, puntiamo a riaprire il cimitero in primavera», chiude la Armato. Prima di arrivare nei palazzi del potere, però, la battaglia per la riapertura del cimitero delle Fontanelle è partita dal basso e continua ad attraversare le strade del quartiere. Questo grazie all’attivismo del comitato «Giovani delle Fontanelle», fondato dai ragazzi dell’area a cui si sono uniti poi commercianti e anche attivisti meno giovani per contribuire tutti insieme al rilancio del quartiere. «Sono due anni – spiega Emanuele De Lucia, attivista del comitato – che denunciamo la chiusura del cimitero. Quel luogo è il cuore pulsante del quartiere e rappresenta una leva turistica importante per l’intera città.