Ormai solo pochi e poche di noi possono dire di non aver mai avuto un’esperienza in una Spa, cosparso il proprio viso di maschere anti-impurità o fatto un abbonamento alla palestra dietro casa. Ancora meno, forse, le persone che non hanno mai regalato un pacchetto benessere ad un loro caro, un gesto d’amore entrato pienamente a fai parte della nostra quotidianità. Ma di cosa si parla esattamente quando di parla di business del benessere? Secondo il Global Wellness Institute, il benessere è molto di piii di uno scrub o di un giro sul tapis roulant e comprende ben sette macroaree: il benessere mentale, l’attività fisica, lo sviluppo di abitazioni e città che tengano conto del benessere delle persone, il benessere sul posto di lavoro, il turismo del benessere, l’industria delle Spa e quella delle sorgenti termali e minerali. A livello globale, le ultime analisi ci dicono che il fatturato per tutto ciò che donne e uomini intraprendono per stare bene è di 4,4 trilioni di dollari, con l’America leader indiscussa. In merito all’Europa, un mercato da 1,1 trilioni di dollari, sono i paesi occidentali ad essere in testa. L’Italia si posiziona appena sotto il podio, dietro a Germania, Uk e Francia. Nella penisola il fatturato in questo campo è di 91,8 miliardi, pari al 4,8% del Pii. Il settore più produttivo è certamente quello della cura del corpo e della nutrizione (superiore al 20%) seguito dal turismo del benessere e l’attività fisica (18%). Il periodo del Covid ha colpito duramente l’economia italiana e quindi anche il settore benessere. Su livello globale si parla di una perdita dell’ii% mentre nel caso Italiano, tra il 2019 e il 2020 il settore ha perso ben il 14,5% del fatturato. I segmenti più colpiti sono stati quelli dei viaggi in chiave wellness, delle spa, delle tenne e dell’attività fisica. La salute mentale è stata messa fortemente sotto stress dai vari lockdown ma anche dalla paura del contagio e di un futuro molto incerto. A questo proposito infatti, le spese per il benessere della mente hanno visto un incremento. In uno studio dal titolo “Italiani e Benessere” di Astra Ricerche su un campione di cittadinanza di mille individui, è emerso che la cura di sé ha assunto un ruolo particolarmente importante rispetto alla condizione pre-pandemica. Un italiano su 2 dice di prendersi piii cura di sé rispetto a prima mentre i su 6 risponde “molto di più”. Restringendo il focus sul Sud e in particolare la Campania notiamo che quest’area di interesse non si discosta poi molto dai trend notati per l’Italia. Le riaperture hanno avuto infatti un potere trasformativo sul settore. Ad Aestetica, la più grande fiera d’estetica del sud Italia, si è registrato una presenza del 60% superiore a quella registrata nel 2021 e una contrattazione del 10% maggiore rispetto ai valori pre-pandemici. In un’intervista all’Ansa, Emilio Marzoli, fondatore dell’evento, si è espresso molto positivamente sulla situazione dichiarando che quello della bellezza «è un settore m netta ripresa dopo il periodo difficile della pandemia.