Il seicentesco complesso di San Nicola di Tolentino a Napoli, celebre per i 5 mila metri
quadrati di giardini, oggi recuperato e trasformato in una
struttura ricettiva dai giovani dei Quartieri Spagnoli
nell’ambito del progetto Napolixenia. E poi Roma con San Pietro
in Montorio e il tempietto del Bramante; Milano, con i
laboratori di restauro di Open Care ai Frigoriferi Milanesi,
specializzati nella conservazione di dipinti, arredi lignei,
sculture, tappeti, arazzi e oggetti preziosi; Firenze, con la
Centrale termica della stazione di Santa Maria Novella,
progettata tra il 1932 e il 1934 da Angiolo Mazzoni per
riscaldare lo scalo ferroviario; e Bologna, in quel gioiello del
barocco di Palazzo Davi’ a Bargellini. Con mille aperture a
contributo libero in 400 citta’ in tutta Italia, tornano le
Giornate Fai d’autunno e per la prima volta in 36 edizioni
raddoppiano l’appuntamento: due i weekend in programma, il 17-18
ottobre e ancora il 24-25 ottobre, per andare alla scoperta di
dimore storiche, castelli, giardini, chiese, conventi, borghi,
collezioni private, parchi, solitamente riservati agli addetti
ai lavori e ora svelati grazie ai volontari del Fai.
Un’edizione speciale, ricordano il presidente e il
vicepresidente esecutivo, Andrea Carandini e Marco Magnifico,
che oltre a sostenere la campagna Ricordiamoci di salvare
l’Italia (sms 45582), e’ dedicata al tema della salute e al
ricordo della fondatrice del Fai, Giulia Maria Crespi, scomparsa
a luglio. E piu’ che mai quest’anno gli italiani hanno bisogno di
cultura e bellezza, quanto il Fai dell’aiuto del supporto degli
Italiani per continuare “a far bene all’Italia”. “Il Fondo –
racconta il direttore generale Angelo Maramai – aveva chiuso il
2019 con numeri record: 213 mila iscritti, quasi un milione di
visitatori. Una crescita continua negli anni che ci ha permesso
di investire 6 milioni di euro in restauri, dall’Orto sul Colle
dell’Infinito al Castello di Masino”. L’arrivo del Covid, pero’ ,
non solo ha fatto saltare “le Giornate di primavera, ma ha
chiuso per tre mesi gli oltre 80 beni del Fai e sospeso il 90%
dei cantieri previsti nel 2020, con perdite per tutto
l’indotto”. I dati dalla ripresa sono incoraggianti, con i
rinnovi online e visite di agosto (pur contingentate) superiori
al 2019. Ma “per ora stimiamo perdite del -4% di iscritti e -11
milioni di euro raccolti, pari al -39%”.
E allora, nel pieno rispetto delle misure sanitarie, nelle
Giornate Fai d’autunno quest’anno si puo’ andare alla scoperta di
luoghi iconici come il Castello del Valentino a Torino,
l’Ippodromo di San Siro a Milano o la Nuvola di Fuksas a Roma,
ma anche di chicche come lo Storico Spugnificio Rosenfeld a
Muggia (UTI Giuliana), la transumanza di asini a Borgo di Troina
(EN), il Chiostro di San Pietro della Canonica, il piu’ antico di
Amalfi (SA), o, consiglia Magnifico, “gli affreschi del ‘600
appena scoperti dal Fai nel Castello di Masino in Piemonte”.
Anche la Rai partecipa alla festa, con una settimana
dedicata ai beni culturali in collaborazione con il Fai, dal 12
al 18 ottobre. Un impegno, dice il direttore di Rai1, Stefano
Coletta, “che non e’ un obbligo ma un’opportunita’ per rispettare
il contratto di servizio veicolando la cultura del nostro
patrimonio. E per ricordarci cosa e’ l’Italia”.
“Il Fai – commenta il Ministro dei beni culturali e turismo,
Dario Franceschini, nel suo videomessaggio – continua a indicare
un percorso che e’ importante seguire, soprattutto quando il
turismo, passata la pandemia, tornera’ piu’ impetuoso di prima: la
scoperta dei luoghi meno conosciuti ma non per questo meno
preziosi del nostro patrimonio, la valorizzazione di quei tesori
diffusi in tutto il nostro territorio. Esattamente cio’ che
prevede il Piano Strategico per il Turismo”.