Manca poco al taglio del nastro per il via alla 19esima edizione
Torna puntuale anche quest’anno la “Festa della Pasta” organizzata dal Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP per il 28 e 29 settembre. Per questa edizione la manifestazione gragnanese prevede un percorso di 1,5 km nel verde tra storia, arte e biodiversità. “Vorremmo che da questa edizione della Festa della Pasta emergesse un segnale importante – ribadisce Aurora Casillo, Presidente del Consorzio di Tutela – per ricordare a tutti quale posto unico al mondo sia Gragnano. Scoprire le ricchezze paesaggistiche e culturali del suo territorio permette di apprezzare ancora di più il gusto inimitabile della sua produzione pastaia e il suo valore”. Oltre a Renzo Arbore e alla sua Orchestra Italiana, super-ospiti attesissimi nella sera di sabato 28 settembre, la 19esima edizione della “Festa della Pasta” di Gragnano avrà un’altra star d’eccezione: la “Valle dei Mulini”.
È un luogo unico al mondo, ancora poco conosciuto al di fuori di Gragnano, eppure dobbiamo a questo sentiero che congiunge Castellammare ad Amalfi lungo il fiume Vernotico se il nome della “Città della Pasta” è celebre in tutto il mondo. Cinquecento anni fa nasceva qui uno dei primi “distretti industriali” dell’epoca, alimentato dalle tante sorgenti che ancora oggi rendono la pasta di Gragnano IGP inimitabile. Una tappa obbligata del Gran Tour degli artisti di ‘700 e ‘800 che ne hanno immortalato mulini e paesaggio: la Valle dei Mulini è anche natura lussureggiante con un microclima peculiare con una ricchissima biodiversità. In questa edizione della Festa, che mira a valorizzare il territorio di Gragnano come elemento imprescindibile del suo celebre prodotto, il Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP ha deciso di far riscoprire la Valle dei Mulini dandole un ruolo da protagonista e “vestendola” per l’occasione.
Sarà infatti eccezionalmente possibile ammirare la Valle al tramonto e in notturna, grazie ad un percorso illuminato da faretti segna-passi e a video proiezioni installate all’inizio e alla fine del sentiero. A suggellare un’esperienza unica anche la presenza di artisti di strada e interventi culturali che arricchiranno di emozione e contenuti il viaggio nella Valle.
Un “allestimento” che renderà ancora più suggestivo questo luogo, che sarà accessibile tramite visite guidate a partire dall’imbrunire di sabato 28 settembre dalle ore 18.00 alle 22.00 e domenica 29 settembre dalle 10 alle 15 con partenze da Via del Presepe ad intervalli di 30 minuti circa.
Il percorso si snoderà per un chilometro e mezzo tra i tanti mulini che rendono famosa la valle, tra cui il Mulino “Porta di Castello di Sopra”, interamente ristrutturato e rimesso in funzione ad aprile 2019 anche con il contributo del Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP.
Questo è solo uno degli aspetti della Festa che domenica ospiterà Pastifici Aperti, l’iniziativa con cui le aziende del Consorzio aprono le loro porte ai visitatori. E dopo aver nutrito la conoscenza, largo ovviamente al piacere del palato, con le degustazioni di ricette tipiche di pasta che invaderanno sabato e domenica le strade di Gragnano. Il Consorzio di Tutela dedica l’edizione 2019 proprio alla riscoperta di questa storia, inserendo nel programma delle attività le visite alla Valle dei Mulini, un vero e proprio “museo a cielo aperto”, simbolo delle caratteristiche ambientali che rendono inimitabile la Pasta di Gragnano IGP.
Nella Valle dei Mulini affondano le radici della “Città della Pasta”: lungo il fiume Vernotico sorgevano decine di mulini, che diedero vita fin dal 1500 a uno dei primi “distretti industriali” dell’epoca. Il Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP ha avviato da tempo il recupero dell’area, contribuendo al restauro nell’aprile del 2019 del Mulino “Porta di Castello di Sopra”, interamente ristrutturato, rimesso in funzione e naturalmente visitabile durante la Festa della Pasta.
Infine, come ricordato, spazio alla grande musica popolare partenopea con Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana, che animeranno la cittadina con un grande concerto gratuito in piazza nella serata di sabato 28 settembre. Il Territorio e la Storia della Pasta di Gragnano protagonisti della 19° edizione della “Festa della Pasta”
in un’edizione ricca di novità saranno supportati anche da una campagna di comunicazione con attività di Media Relation, Adv, PR e social.
Il programma della kermesse:
Venerdì 27 settembre
18.00, Palazzo Petrucci, Napoli: Anteprima (su invito),
riservata alle istituzioni, giornalisti ed esperti del settore provenienti da tutta Italia, con la partecipazione straordinaria di Piero Chiambretti.
Sabato 28 settembre
17.30, Inaugurazione ufficiale della Festa della Pasta nella Valle dei Mulini.
18.00 – 22.00, Visite serali alla Valle dei Mulini.
18.00 – 24.00, Via Roma: Degustazioni di Pasta di Gragnano IGP.
21.30, Piazza Amendola: Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana in concerto.
Domenica 29 settembre
10.00 – 15.00, Visite alla Valle dei Mulini, Pastifici Aperti, Degustazioni Pasta di Gragnano IGP.
Il Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP nasce nel 2003 dall’unione delle aziende storiche produttrici di Pasta di Gragnano. L’azione congiunta dei soci ha portato nel 2013 all’ottenimento dell’Indicazione Geografica Protetta, primo riconoscimento comunitario di qualità assegnato alla pasta in Italia e in Europa. A Gragnano si produce pasta di alta qualità fin dall’antichità: i primi pastifici a conduzione familiare risalgono al XVI secolo e nel 1845 da Ferdinando II di Borbone fu concesso ai maestri pastai gragnanesi l’alto privilegio di fornire la corte di tutte le paste lunghe, atto che sancisce formalmente la nascita della Città della Pasta. La mission del Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP è la tutela e lo sviluppo del prodotto Pasta di Gragnano in Italia e nel Mondo, come ambasciatore del Made in Italy e di uno stile di vita sostenibile, sano e naturale. L’IGP vincola ulteriormente la Pasta di Gragnano al suo territorio, dove solo il peculiare microclima di questo altopiano, collocato tra il mare e i Monti Lattari, e l’acqua pura e sorgiva che da qui sgorga creano un prodotto unico quando si uniscono alla semola di grano duro.
A cura di Giuseppe De Girolamo