Termoscanner in tutte le stazioni e gli aeroporti, riaperturadei musei a maggio, autocertificazione solo per gli spostamentitra le Regioni, nuove regole per i cantieri. E chi ha il mare
sotto casa puo’ fare il bagno. In vista dell’inizio della Fase 2
si delinea il piano del governo anche se restano alcuni nodi
aperti come i trasporti pubblici, la differenziazione
dell’orario di lavoro, il problema della gestione dei bambini
con il ritorno dei genitori al lavoro.
MASCHERINE PER TUTTI E A PREZZO FISSO: Il commissario
Domenico Arcuri ha sottolineato che su questo fronte l’Italia e’
pronta. Sono stati distribuiti 138 milioni di mascherine e le
Regioni ne hanno in magazzino 47 milioni per sanita’, parasanita’,
servizi pubblici essenziali, forze di polizia. I dispositivi
verranno anche distribuiti a P.A., aziende dei trasporti
pubblici e Rsa ma si lavora per fare in modo che tutti i
cittadini possano averle visto che il governo non ha escluso la
possibilita’ di renderle obbligatorie nei luoghi pubblici. Il
prezzo sara’ fisso, ha detto Arcuri, sia per quanto riguarda la
vendita sia per quanto riguarda l’aliquota fiscale. Una delle
ipotesi emersa nei giorni scorsi e’ che sia di 90 centesimi a
mascherina. Inoltre, sara’ direttamente lo Stato a produrle. Un
accordo e’ gia’ stato siglato: due imprese realizzeranno 51
macchinari che il governo acquistera’ e installera’ in strutture
pubbliche. La produzione iniziale dovrebbe essere tra le 400mila
e le 800mila al giorno, per arrivare fino a 25 milioni.
TERMOSCANNER IN OGNI STAZIONE: L’orientamento e’ quello di
posizionare termoscanner non solo nelle grandi stazioni e negli
hub aeroportuali, ma in tutte le stazioni e gli scali del paese.
Ci saranno poi regole per bus, metro, treni, aerei: percorsi a
senso unico, marker a terra per rispettare le distanze,
contapersone, cartelli per indicare possibili sospensioni del
servizio, mascherine obbligatorie, tariffe diverse a seconda
dell’orario di utilizzo, possibilita’ di eliminare il controllo e
la vendita dei biglietti a bordo, sanificazioni.
AUTOCERTIFICAZIONE: Dal 4 maggio cambieranno anche le regole
per uscire di casa. Al momento il governo e’ orientato a lasciare
l’autocertificazione per gli spostamenti tra una Regione e
l’altra mentre non sara’ necessario averla per muoversi all’
interno dei Comuni e della stessa Regione. Gli spostamenti tra
una regione e l’altra saranno consentiti solo per comprovate
esigenze lavorative, situazioni di necessita’ e motivi di salute.
MUSEI: Un altro segnale della ripartenza lo annuncia il
ministro dei beni culturali Dario Franceschini. “A maggio non
dal 4 ma piu’ avanti, potranno riaprire quei musei in grado di
rispettare le prescrizioni indicate dal comitato scientifico”.
CANTIERI: Saranno i primi a ripartire, gia’ dal 27 aprile. Ma
il riavvio riguardera’ solo quelli di edilizia residenziale
pubblica, scuole, carceri e opere contro il dissesto
idrogeologico. Cantieri privati e manifattura, invece,
dovrebbero ripartire il 4. In ogni caso, tutte le attivita’
produttive dovranno mettere in atto misure organizzative –
distanziamento sociale tra le postazioni, separazione degli
ambienti, smart working, turnazione in mense e spazi condivisi,
possibilita’ di spalmare l’orario di lavoro su piu’ ore e piu’
giorni, domenica compresa – e misure di “protezione e
prevenzione”: Dpi ai lavoratori, interventi igienici e di
sanificazione degli ambienti, sorveglianza sanitaria in azienda.
PARCHI, JOGGING E SPORT – Il 4 maggio dovrebbe essere anche
il giorno in cui si potra’ tornare nei parchi e a fare sport
all’aperto, correre e andare in bici. Gli esperti chiedono
ingressi contingentati e controlli, soprattutto nelle aree
frequentate dai bambini, per far rispettare distanze e divieto
di assembramento. Ancora nulla di deciso per quanto riguarda i
professionisti, anche se l’indicazione sarebbe quella di
consentire lo svolgimento di allenamenti individuali.
CENTRI ESTIVI E ORATORI – Quello dei bambini e’ un nodo
tuttora aperto visto che non e’ ancora chiaro, con le scuole
chiuse, cosa sara’ di loro quando i genitori torneranno al
lavoro. Gli esperti ribadiscono che bisogna scordarsi l’apertura
di centri estivi e oratori ma la ministra Elena Bonetti l’ha
comunque inserita nel pacchetto di misure per le famiglie, che
nelle sue intenzioni dovrebbero finire nel decreto Aprile,
ribadendo che si tratta di una questione “irrinunciabili”
RISTORANTI, NEGOZI – Anche quando riaprire negozi, bar e
ristoranti e’ ancora un tema su cui si discute. Plausibile che si
parta l’11 maggio, anche se il 4 potrebbe essere dato il via
libera all’asporto. Le attivita’ piu’ a rischio come i
parrucchieri dovrebbero essere posticipate al 18. Tutti
d’accordo sulle misure severe da applicare: tavoli dimezzati e
distanziati, guanti e mascherine per lavoratori e clienti.
SI PU FARE IL BAGNO, SPIAGGE SI ATTREZZANO – E’ gia’
consentito fare il bagno per chi abita al mare e non deve
spostarsi troppo per raggiungerlo, sempre che non sia vietato da
ordinanze locali. Ma questa estate potranno farlo tutti e le
spiagge stanno lavorando per attrezzarsi alla nuova era del
coronavirus. Previsti accessi a ‘numero chiuso’ – anche sulle
spiagge libere – prenotazione obbligatoria ombrelloni
distanziati, controlli tra i bagnanti.