“Un accordo di portata storica quello che la Federico II ha sottoscritto oggi con la Fao. Un memorandum per il sostegno alle politiche volte ad una alimentazione sostenibile e soprattutto democratica, quindi cibo per tutti e di qualita’ , per il raggiungimento di quegli obiettivi importanti che ci aspettano nei prossimi anni. È un accordo al quale abbiamo lavorato molto che prevede l’impegno dell’Ateneo ma anche del grande progetto Agritech, di cui siamo coordinatori nazionali. Parte una nuova stagione di
internazionalizzazione del nostro sforzo nel settore dell’agricoltura”. Cosi’ il rettore dell’Universita’ degli Studi di Napoli Federico II, Matteo Lorito, commenta l’accordo firmato ieri pomeriggio a Roma con il direttore generale Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, Qu Dongyu: obiettivo promuovere progetti ed azioni concrete per la sicurezza alimentare e la salute del
pianeta.
Lorito ricorda che “tra Fao e Federico II c’e’ una grande
comunione di intenti. Le tematiche di ricerca e didattica del
nostro Ateneo rispondono a sfide globali come quelle legate alla
sostenibilita’ dei sistemi alimentari e l’adattamento ai
cambiamenti climatici.. Adesso e’ un accordo con la Federico II
ma a breve, quando si siglera’ anche l’intesa con Agritech, il
memorandum of understanding coinvolgera’ 30 universita’ italiane
legate al Centro Nazionale”.
”La Fao e l’Universita’ condividono obiettivi comuni nel
promuovere l’agricoltura sostenibile, affrontare le sfide del
cambiamento climatico e contribuire attivamente al
raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Con
questo accordo, la Fao e l’Universita’ dichiarano la loro
intenzione di lavorare insieme per promuovere il trasferimento
di conoscenze, innovazione e tecnologie per sistemi
agroalimentari resilienti e sostenibili’, ha dichiarato Qu
Dongyu.
Alla firma dell’accordo erano presenti Danilo Ercolini,
direttore del dipartimento di Agraria dell’Universita’ Federico
II e direttore scientifico della Fondazione Agritech, Marco
Pacini, Direttore di Agritech- Centro Nazionale di Ricerca per
le Tecnologie dell’Agricoltura, Maurizio Martina, vicedirettore
Fao, Bruno Archi, ambasciatore dell’Italia presso la FAO, e
Ismahane Elouafi, Chief Scientist.
Tra le prime azioni della Federico II, l’interazione tra gli
studenti del corso di studi magistrale in Sustainable Food
System e la Fao. Sara’ programmata, ad integrazione di attivita’
formative, la loro partecipazione a eventi o a seminari sullo
sviluppo sostenibile e sugli obiettivi dell’agenda Fao presso la
sede di Roma dell’Organizzazione Mondiale.
Per quanto riguarda il Centro Agritech, dopo la firma
dell’accordo che avverra’ nei prossimi mesi, come previsto nella
lettera d’intenti firmata oggi, le azioni partiranno dall’agenda
strategica della Fao. Si selezioneranno le linee di attivita’ piu’
coerenti con quelle di Agritech e si fara’ un memorandum per
partire con accordi attuativi di attivita’ ritenute prioritarie e
progetti di ricerca.
La Federico II annovera un Dipartimento di Agraria tra i piu’
innovativi, le cui attivita’ di ricerca e di insegnamento si
concentrano su aree di rilevanza mondiale, quali, ad esempio, la
produttivita’ sostenibile, la promozione della resilienza ai
cambiamenti climatici, lo sviluppo sostenibile delle aree
marginali. Il Dipartimento ha dato anche vita ad un nuovo corso
internazionale di Master of Science in “Sustainable Food
Systems” per la formazione di manager della sostenibilita’ per il
business agroalimentare e all’Agritech Academy. L’Universita’
Federico II e’ pure l’ente promotore del Centro Nazionale
Agritech per lo sviluppo delle Nuove Tecnologie in Agricoltura
ed e’ responsabile dell’HUB nazionale che avra’ sede a Napoli;
progetto che vale circa 350 milioni di euro di cui 320 milioni a
carico del Pnrr.