Il 7 luglio l’immersione nei fondali dell’antica Sinuessa per un affinamento di 5 mesi

L’’antica città romana di Sinuessa, fondata nel 296 a.C. e sprofondata sotto il livello del mare intorno al IX secolo d.C., mercoledì 7 luglio è stata palcoscenico di un evento senza precedenti. Per la prima volta in assoluto a livello mondiale una partita di bottiglie di liquore è stata posizionata sul fondo del mare allo scopo di studiare gli effetti che l’immersione marina determina sull’affinamento dei distillati. Promotrice dell’iniziativa è stata L’Antica Distilleria Petrone, azienda storica del casertano, nata nel 1858 e ora giunta alla quinta generazione col giovane manager Andrea Petrone.
Il liquore prescelto per questo esperimento, non a caso, è stato ’Elixir Falernum, a base di frutti di bosco e brandy invecchiato 3 anni, il cui nome si ispira al celebre vino apprezzatissimo in epoca romana che veniva prodotto nell’’Ager Falernus e proprio dal porto di Sinuessa raggiungeva via mare l’intero Impero.
Il particolare microclima che si viene a generare sui fondali marini sembra creare condizioni ottimali per la maturazione dei liquori, così come già avviene per i vini, grazie a diversi fattori: temperatura costante, assenza totale di luce e di ossigeno, movimento delle correnti e delle onde che cullano le bottiglie e completo riparo dalle fasi lunari. La cassa contenente le bottiglie di Falernum resterà in mare per 5 mesi prima di essere riportata in superficie. Per le valutazioni scientifiche la Distilleria si avvarrà della collaborazione dell’Associazione Arma Aeronautica-Sezione di Caserta.

Dall’8 luglio è aperta l’asta su eBay per aggiudicarsi le 360 bottiglie di liquore “sottomarino”. Parte del ricavato della vendita, che durerà fino al 7 dicembre, sarà devoluto in beneficenza per realizzare attività sociali sul territorio.