Un ventenne noto alla polizia, che si era rifornito a Napoli passando per Roma, in treno: aveva fatto questo percorso la droga (due ovuli di eroina, per oltre 80 grammi) trasportata in corpo da un ventenne perugino che la polizia ha bloccato su un convoglio partito dalla Capitale e diretto a Perugia, poco prima che il giovane (con precedenti per altri reati) scendesse a Fontivegge. L’operazione, nella serata di sabato scorso, è stata attuata dagli uomini della sezione Criminalità diffusa della squadra mobile, diretti da Marco Chiacchiera e coordinati dal sostituto commissario Roberto Roscioli. Obiettivo della mobile non era lo spaccio di droghe al minuto ma, come in altri, analoghi servizi negli ultimi tempi, i grossi carichi che vengono introdotti a Perugia per poi essere venduti ai singoli consumatori. Uno dei modi più utilizzati è proprio quello del trasporto in treno tramite singoli corrieri che si vanno a rifornire a Napoli: proprio dal capoluogo campano – almeno secondo le prime risultanze investigative – proveniva il 20enne perugino che si è trovato davanti gli agenti a Ponte San Giovanni. Gli hanno chiesto i documenti, ma il suo nervosismo ha insospettito i poliziotti, che lo hanno perquisito: non gli è stato trovato nulla addosso, così sono scattati gli accertamenti ospedalieri. Gli esami clinici hanno evidenziato due corpi scuri nell’ampolla rettale del giovane, poi espulsi ed analizzati: si trattava di eroina pura, per un totale di 83,40 grammi. Ora il giovane è in carcere a Capanne