“Di fronte a vicende come l’utilizzo dei bambini per confezionare e consegnare dosi di droga le risposte devono essere due: assicurare alla giustizia i colpevoli, come avvenuto, e intercettare i minori in una fase precedente, quando hanno da 0 a 6 anni. Questi bambini crescono in contesti familiari violenti e non possiamo permettere che le colpe dei padri ricadano sui figli. Necessario quindi dare forza al sistema pubblico e agli asili nido e potenziare il numero di centri giovanili”. Così Alessandra Clemente, assessore ai Giovani del Comune di Napoli, commenta l’indagine che ha portato all’ordinanza di custodia cautelare a carico di 45 persone, in un’intervista rilasciata a Mattina 9, il programma in onda sull’emittente Canale 9 – 7 Gold.
“Negli ultimi anni abbiamo creato centri a Pianura, a Soccavo, a Vicaria. Questo – ha continuato la Clemente – è un lavoro silenzioso i cui frutti saranno raccolti nei prossimi anni. Dobbiamo creare una città a misura di bambino, in cui, una volta terminata la scuola, questi ragazzi possano andare in un centro e sfuggire alla criminalità”.
Per quanto riguarda i ragazzi di età più grande, la risposta della Clemente è netta: “La mancanza di lavoro è un alibi: sappiamo benissimo le tante difficoltà che ci sono ma il lavoro va costruito. Spesso si sceglie una strada di criminalità organizzata a causa dell’humus culturale nel quale si vive e si cresce, non per motivazioni economiche”.