È una proposta costruttiva e fattibile quella che esce dal convegno “Impegno delle donne del vino della Campania a tutela della biodiversità e del territorio” organizzato dalla associazione nazionale Le Donne del Vino. Adottare vitigni a rischio di estinzione che hanno buone potenzialità. A rivolgerla alle tante delegate presenti nell’affollatissimo sala dell’hotel Continental, è stata la presidente nazionale Donatella Cinelli Colombini. Con piglio deciso ed idee chiare, ha aperto i lavori dell’incontro organizzato dalla sezione regionale dell’Associazione e dalla sua dinamica neopresidente, Lorella Di Porzio.
L’appello ha trovato subito l’appoggio delle numerose socie presenti, a testimonianza dell’ interesse comune volto ad una gestione elastica e reattiva che caratterizza la quota rosa del comparto: circa il 30% delle responsabili delle aziende vitivinicole nazionali, caratterizzata da una remuneratività percentuale proporzionalmente anche maggiore.
Luigi Moio, ordinario di enologia presso l’Università Federico II di Napoli, al tavolo dei relatori coordinati da Luciano Pignataro, si è detto favorevole alla proposta ed ha sottolineato l’importanza che scienza e impresa procedano sempre di pari passo.
Il convegno si è concluso con l’assegnazione del premio “Donna del Fare” – un gioiello di Donatella Camporese – dedicato ad una figura femminile campana che si è distinta nella sua attività professionale, ad Elisabetta Garzo, presidente del Tribunale Napoli Nord.
La serata è proseguita con “Gocce di Vite DOP, prodotti tipici e tradizioni: un patrimonio da valorizzare e tutelare”, percorso enogastronomico organizzato presso il ristorante “Zi Teresa” dalle circa 70 socie regionali: produttrici, ristoratrici, sommelier e giornaliste. Affiancate dai due maestri pasticceri Sal De Riso e Salvatore Gabbiano, hanno messo in pratica le rispettive competenze . Il ricavato è stato assegnato alla Onlus “Pianoterra”, a sostegno del progetto 1000 giorni, dedicato alle donne in gravidanza che vivono in contesti di marginalità.
A cura di Teresa Lucianelli