Itinerari culturali e di evangelizzazione nei quartieri della Maddalena e di Forcella per mettere insieme Chiese del territorio e patrimonio della Diocesi, a sostegno dei minori e dei senza dimora, attraverso
nuove forme di imprenditoria giovanile fondate sul welfare comunitario, lo sviluppo del territorio e la coesione sociale. Fulcro della straordinaria eredita’ del patrimonio artistico-culturale della citta’ di Napoli sono le chiese, che custodiscono tesori di inestimabile valore. Tuttavia, molte sono rimaste chiuse e non recuperate nel corso degli anni, rimanendo in uno stato di abbandono che mortifica la loro importanza storica. La commissione «Prima i poveri», annunciata dall’Arcivescovo don Mimmo Battaglia ai giovani nell’incontro del 20 novembre 2022 a Portici, per analizzare il patrimonio della Chiesa di
Napoli, tra le sue finalita’ ha il compito di restituire a fedeli
e visitatori le chiese chiuse, garantendo che esse siano
destinate a un nobile scopo: ridare dignita’ agli impoveriti e
promuovere autoimprenditoria giovanile.
Obiettivo primario della riapertura delle Chiese e’
l’evangelizzazione e la fruibilita’ di un patrimonio artistico
collegato alla fede che a Napoli e’ stato espresso attraverso
molteplici forme architettoniche come il Duomo, le chiese
parrocchiali, le basiliche, gli oratori, i complessi legati agli
ordini religiosi e alle arciconfraternite, affinche’ possano
diventare luoghi di incontro e di preghiera per i fedeli, luogo
di carita’ per i piu’ poveri, contribuendo a rafforzare il tessuto
sociale e spirituale della citta’ .
Nel solo centro storico di Napoli, nei suoi 10 quartieri,
sono censite finora 416 chiese, di cui 231 aperte, 39 aperte su
richiesta, 144 chiuse, 13 da verificare. Le Chiese di proprieta’
dell’Arcidiocesi sono 148 e quelle che ricadono sotto la
responsabilita’ diretta dell’Arcivescovo sono 180. Ora si sta
provvedendo a stilare un regolamento per gli usi consentiti in
un edificio destinato al culto.
Nei prossimi mesi, alla luce di tutto questo, prendera’ il via un
itinerario di evangelizzazione che mettera’ insieme la fruizione
delle chiese e il patrimonio della Chiesa di Napoli tra i
quartieri della Maddalena e di Forcella: visita alla Basilica di
San Pietro ad Aram per sostenere il connesso polo della carita’
che dal prossimo anno fara’ accoglienza di primo e secondo
livello per senza dimora, disporra’ di una farmacia solidale,
nonche’ di ambulatori con i medici di strada e di un centro di
ascolto per famiglie e immigrati; visita alla Basilica
dell’Annunziata Maggiore, accanto alla Ruota degli esposti, per
sostenere la cura dei minori a rischio nello spirito del Patto
educativo per Napoli; Visita alla Parrocchia di San Giorgio
Maggiore e visita in ambiente di Metaverso della chiesa chiusa
di San Pietro in Vinculis, per sostenere i lavori alla chiesa di
Santa Maria a Piazza previsti per il prossimo autunno.
I protagonisti di questo percorso sociale e imprenditoriale
sono i giovani del centro storico e quelli che per competenze e
sensibilita’ acquisite hanno a cuore la liberazione di questo
immenso patrimonio umano, culturale e sociale. Ad alcuni giovani
e’ stato gia’ affidato il complesso di Santa Maria di Portosalvo
e presto un sacerdote sara’ nominato rettore della chiesa. Un
gruppo di giovani progettisti sociali, coinvolgendo i giovani
del centro storico, sta accompagnando la progettazione di questi
itinerari nelle chiese progressivamente censite, affinche’ siano
itinerari sostenibili e in rete con quei giovani che gia’ da
tempo sono protagonisti affinche’ impresa, cultura e sociale
possano essere un volano per rilanciare persone, luoghi e
comunita’ .