“Sabato sera la Ssc Napoli ha impedito ai suoi giocatori di fare un messaggio anticamorra con i bambini della mia fondazione. Non gli ha permesso di lanciare il messaggio “dite no alla camorra” in compagnia dei miei ragazzi. Non merola 1credo sia colpa di De Laurentiis, probabilmente ha delle persone che fanno da filtro e non gli hanno comunicato l’iniziativa”. Lo ha detto don Luigi Merola, presidente della fondazione ‘A voce d”e creature, intervenendo a Mattina 9, il programma in onda sull’emittente Canale 9 dal lunedì al venerdì a partire dalle 11.30.
“Mi ero permesso di chiedere che un giocatore del Napoli facesse una semplice battuta di incoraggiamento ai miei bambini – ha spiegato don Merola – Questa cosa ci è stata impedita da un signore che era presente a Villa d’Angelo e diceva di rappresentare la sicurezza privata del Napoli. Non solo ci è stato impedito l’ingresso, ma questo signore ci ha cacciati letteralmente fuori dalla Villa, tanto che i miei ragazzi sono stati poi trascinati a terra dalla folla. Il Napoli dovrebbe essere fiero di poter sposare un’iniziativa del genere e dell’esistenza di strutture che aiutano i ragazzi a non delinquere, allontanandoli dalla strada. Il Papa è uscito per strada ed ha incontrato la gente, non lo possono fare i calciatori?”.

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